MERCATINO DEGLI AGRICOLTORI DEL SABATO IN PIAZZA LIBERTA’

“L’idea del mercato degli agricoltori è sicuramente meritevole di attenzione nella nostra città perché in grado di apportare quella giusta dose di garanzia, sul fronte del risparmio, favorendo la linea diretta tra produttore e consumatore, che, a maggior ragione in un periodo di crisi come quello attuale, si rende necessario. C’è, però, qualcosa che non funziona e che andrebbe monitorata con la dovuta accortezza”. E’ quanto evidenzia il consigliere comunale del Pdl, Emanuele Distefano, dopo aver sperimentato di persona, in seguito alle numerose segnalazioni ricevute, quanto accade nel mercato che, ogni sabato mattina, espleta la propria attività in piazza Libertà, a Ragusa.

“A parte il fatto – prosegue Distefano – che ci sono casi in cui la mancata emissione dello scontrino fiscale andrebbe valutata con tutte le sue conseguenze, anche per la concorrenza sleale che si va a configurare nei confronti degli altri commercianti i cui esercizi insistono nella zona, ho potuto appurare che lo stesso prodotto, a distanza di pochi metri di un bancone dall’altro, viene venduto a prezzi differenti. E ciò accade in prevalenza perchè non c’è alcun cartello che reca il prezzo. L’esposizione dei prezzi sembra un tabù. Certo, il sospetto che si abbia a che fare con un minimo di speculazione, proprio a danno di quei consumatori che invece si vorrebbero salvaguardare, è elevato. Restano da chiarire le ragioni per cui accade tutto ciò.

A scanso di equivoci e per evitare sul nascere repliche di chicchessia tese ad alimentare un dibattito strumentale, chiarisco che non voglio accusare nessuno. Sto solo riportando il contenuto di una mia esperienza personale che mi ha fatto nascere parecchi dubbi sulla piena utilità dei suddetti mercatini. Ecco perché non sposo nessuna causa a prescindere ma proprio perché ho verificato tali incongruenze chiedo che chi ha rilasciato le autorizzazioni per i mercatini in questione possa intervenire ad effettuare controlli accurati. A tutela di chi vende, ma soprattutto di chi compra”. (e.m.)

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