Maturità 2023: in provincia di Ragusa i candidati sono 2715

In Sicilia sono oltre 48 mila gli studenti delle scuole superiori statali (43.435) e di paritarie (5.145) che il 21 giugno, dalle 8.30, affronteranno la prima prova degli esami di Stato, con una minima flessione dello 0,87 per cento rispetto all’anno precedente. Le prove torneranno a svolgersi con le modalità pre-pandemia: il 22 giugno ci sarà la seconda prova scritta, il 27 l’eventuale terza prova scritta e si concluderanno con i colloqui orali multidisciplinari. I dati sono stati diffusi dall’Ufficio scolastico regionale.

Dei 48.580 candidati siciliani – 46.353 interni e 2.227 esterni – sono 24.370 quelli che si presenteranno alla prova nei licei, 15.430 negli istituti tecnici e 8.780 nei professionali. Degli oltre 43 mila maturandi delle statali, Palermo e Catania sono le province in cui si concentra il maggior numero, con rispettivamente 10.168 e 9.821 giovani. Seguono Messina (5.207), Agrigento 4.050 e Trapani 4.023. A Siracusa e provincia saranno 3.375, Caltanissetta 2.733, Ragusa 2.715 e infine Enna 1.323.

Tra i licei, è lo scientifico che conta il maggior numero di maturandi (6.885) insieme allo scientifico opzione scienze applicate (2.582), seguono classico (3.959), scienze umane (3.167) e scienze umane opzione economico sociale (1.060) e linguistico (3.036). Si presenteranno agli esami 342 ragazzi della sezione del liceo musicale e coreutico e 84 della sezione coreutica triennio. Tra gli istituti tecnici è l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing ad avere il maggior numero di maturandi (3.115), segue turismo con 2.049, informatica e telecomunicazioni con 1.703. Il picco tra gli istituti professionali si trova nell’indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera con 4.504 maturandi.

La prima prova

La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti.
Si svolge mercoledì 21 giugno 2023 alle 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore.
I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi.
La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.

La seconda prova

La seconda prova riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline.
Quest’anno torna ad essere una prova nazionale (mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d’esame).
Il Ministero, con un apposito decreto, ha definito le discipline oggetto di questa seconda prova.

La seconda prova negli istituti professionali di nuovo ordinamento

Con l’Esame di stato 2022-2023 entra a regime il Nuovo Ordinamento degli istituti Professionali (Decreto Legislativo 61/2017). Esso prevede una nuova modalità di elaborazione della seconda prova scritta:
la seconda prova non è centrata sulle discipline ma sulle competenze in uscita e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo. È un’unica prova integrata in cui il Ministero fornisce la “cornice nazionale generale di riferimento” e le commissioni costruiscono le tracce declinando le indicazioni ministeriali secondo lo specifico percorso formativo attivato dalla scuola.

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