MARKETING TERRITORIALE PER IL TURISMO SOSTENIBILE

La Provincia Regionale di Ragusa è partner di un progetto europeo con ente capofila l’Università greca di Patrasso. Una nuova opportunità per tutti gli operatori del settore turistico, promossa dall’Assessorato provinciale alle Politiche Comunitarie. “Il progetto, iniziato nel mese di febbraio del 2009, ha già raggiunto i primi obiettivi. Quello che ci proponiamo di fare è adesso coinvolgere tutti i piccoli e medi imprenditori che investono nel nostro territorio”. Queste le intenzioni dell’Assessore Di Giacomo che si è avvalso della consulenza esterna di due esperti per informare la platea dei vantaggi che il comparto turistico potrà avere aderendo al progetto Susten. Oggetto principale degli studi dell’Università di Patrasso sarà la redazione di un elaborato condiviso da tutti i partner europei  (tuttavia che presenti all’interno gli spaccati di ogni singolo partner) che dia risposte operative che consentano la creazione di un marchio riconoscibile nel campo del turismo sostenibile. Perseguire questa particolare strategia può essere la chiave vincente per la provincia di Ragusa. “Ciò che l’Ente provinciale si prefigge di fare – dichiara l’avv. Rosso, dirigente del settore Politiche Comunitarie – è informare il tessuto composto da tutti quei piccoli imprenditori che hanno intenzione di crescere, soprattutto da un punto di vista culturale. Per questo il nostro principale interesse è quello di creare una rete di relazioni che possa aprire a nuove idee”. Il progetto Susten punta al turismo sostenibile come possibile risposta ad alcune carenze strutturali derivanti dall’importanza attribuita alla globalizzazione. Non si dimentica nulla ma occorre ripartire dai piccoli territori per concretizzare le azioni di recupero e incentivare una ripresa economica. Ciò che preoccupa gli operatori del settore è il lungo termine che caratterizza questo progetto, definitivo solamente nel 2012. Questo, nel campo turistico, dove le stagioni si programmano con molto anticipo, è difficile da accettare. “Purtroppo i tempi derivano da un’analisi attenta del territorio, che necessita di un cambio strutturale, se si vuole che la creazione di un marchio ben preciso sia vincente”, spiega il dott. Attaguile, consulente al turismo. Le principali azioni da perseguire sono adesso la comunicazione e la fruizione, proprio i primi limiti che il territorio ibleo presenta. “Pensare globalmente – agire localmente”: questo è lo spirito con il quale si cercherà di coinvolgere e di convincere più imprenditori possibile. (Laura Curella)

 

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