È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MARCELLO PERRACCHIO-ATTORE
27 Lug 2013 06:15
Attore di teatro, cinema e tv, ha raggiunto la notorietà nazionale per l’interpretazione del personaggio del Dottor Pasquano nella serie televisiva de Il commissario Montalbano. La passione per il teatro lo accompagna sin da bambino. Negli anni ’50 debutta nel teatro dei Padri Salesiani di Modica. Negli anni ’60 diventa organizzatore, attore ed animatore di tutti gli spettacoli studenteschi in provincia di Ragusa. Nel 1970 fonda con un gruppo di amici la storica compagnia teatrale della Piccola Accademia di Ragusa, con la quale recita da protagonista in numerosi spettacoli, vincendo il premio al Festival Nazionale di Chieti per tre anni consecutivi. Marcello Perracchio ha svolto anche la professione di geometra.
Nel 1977 Luigi Zampa lo dirige nel film Gente di rispetto, e successivamente il set lo vede protagonista in “Pizza connection”, di D. Damiani , “Il giudice ragazzino”, di A. Di Robilant , “Nati stanchi”, di D. Tambasco – “La lettera”, di L. Cannito.
Nel 1980 viene scritturato dal Teatro Stabile di Catania, dove partecipa, insieme a Turi Ferro, alle maggiori produzioni (Il berretto a sonagli, La giara, I Malavoglia, I Viceré, Il consiglio d’Egitto, La tempesta). Partecipa, tra il 1982 e il 1985, alle Orestiadi di Gibellina negli spettacoli “Agamennone”, “Coefore”, “Eumenidi” e nello spettacolo “Il Ratto di Proserpina”.
In televisione è apparso in “La singolare avventura di Francesco Maria”, “Il commissario Montalbano”,” L’onore e il rispetto”,” Il bambino della domenica.” La Piovra 1”
Mai dimentico della sua formazione teatrale, recentemente , nello scorso mese di giugno, ha inscenato una singolare protesta, indirizzando un pubblico appello al Vescovo perché metta a disposizione delle compagnie del capoluogo le chiese sconsacrate, evidenziando una piaga della cultura ragusana che si trascina da anni: la mancanza di una vera sala teatrale, caso unico in Italia fra le città capoluogo
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