Maltempo a Ragusa, scoppia anche la polemica politica. Nicita: “Città in ginocchio nonostante le segnalazioni delle varie problematiche”

Scoppia il maltempo in provincia di Ragusa e scoppia anche la polemica politica. Ragusa si sveglia in alcuni punti inondata d’acqua (come in verità sta capitando per altre città iblee, in particolare Vittoria). E non mancano le polemiche politiche con le accuse verso l’Amministrazione comunale. Critiche arrivano dal consigliere comunale Manuela Nicita.

“Non è servito a nulla. Dopo due anni di richieste, continue, protocollate, con reiterate comunicazioni in aula, tutto è rimasto come prima. Le caditoie sono rimaste sporche. E i tombini, alle prime consistenti piogge, sono saltate facendo entrare in tilt la nostra città”. E’ la consigliera comunale Manuela Nicita a evidenzialo con riferimento a quanto accaduto questa mattina in alcune zone nevralgiche della città di Ragusa, tra cui via Archimede all’incrocio con viale dei Platani e sempre via Archimede, ma nella parte bassa, nei pressi della Sacra Famiglia. “E dire – precisa Nicita – che proprio alcune di queste zone sono state interessate di recente dai lavori di rifacimento della rete idrica che, però, evidentemente, non sono serviti a risolvere i disagi storici. Basti vedere, ad esempio, che cosa è accaduto all’incrocio tra via Archimede e viale dei Platani dove è venuta fuori, come sempre accade in casi del genere, una vera e propria fontana d’acqua mettendo a rischio il transito delle auto o, peggio ancora, nell’altra zona della stessa arteria stradale, accanto alla Sacra Famiglia, dove alcune auto sono rimaste impantanate e la stessa via di comunicazione è rimasta interrotta rendendo necessario l’intervento della polizia municipale e dei vigili del fuoco. Ancora una volta città in ginocchio a causa della pioggia e, ancora una volta, le zone critiche sono sempre le stesse. A che cosa sono serviti gli allarmi lanciati in tutti questi anni? A niente visto che un’amministrazione incapace di sanare i problemi continua a rivelarsi tale. E oggi, se ce ne fosse di bisogno, continuiamo ad averne la prova provata”.

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