Ma perché quest’anno a Chiaramonte Gulfi non si organizza Zuppà?

Ma perché quest’anno a Chiaramonte Gulfi non si organizza Zuppà? E’ questa la domanda a cui il direttivo della consulta giovani, che da ormai sei anni si era impegnato a organizzare una delle manifestazioni più riuscite e partecipate di pubblico di Chiaramonte, vuole rispondere. Perché sono molti i cittadini che se lo stanno chiedendo. E sfatiamo subito un mito: sin da quando si è avuta l’emergenza legata al Covid, la consulta ha proposto al Comune di Chiaramonte spettacoli alternativi ed eliminato il ballo in piazza, proprio per evitare assembramenti e problemi di natura sanitaria. Ma andiamo con ordine.

Il direttivo ha chiesto, come al solito, la possibilità di organizzare la manifestazione, che generalmente si tiene nei primi di settembre. L’amministrazione ha messo a disposizione della consulta una cifra ritenuta troppo bassa: 3 mila euro, a fronte di una manifestazione che ne costa 12 mila (e che, ricordiamo, dura due giorni).  C’è da precisare, infatti, che lo scorso anno l’amministrazione ha messo a disposizione circa 6 mila euro, mentre i restanti 6 mila sono stati recuperati fra gli sponsor privati e i commercianti.

Quest’anno, ci spiega il direttivo della consulta, non sarebbe stato possibile chiedere niente ai commercianti, dato il particolare momento storico che attraversiamo. L’idea originale era quella di proporre una manifestazione legata soprattutto ai concerti, alla musica e all’arte: questi spettacoli si sarebbero dovuti svolgere in diversi punti della città, allungando di fatto il percorso ed evitando, così, qualunque tipo di assembramento.

Nonostante la bassa cifra proposta dall’amministrazione, il direttivo aveva deciso di impegnarsi lo stesso e, sentito anche il neo assessore Gianvito Messina, si era arrivati alla soluzione di optare per una sola giornata di spettacoli, invece che per due: “Ci dispiace che la voglia di fare associazionismo fra i giovani venga stroncata con un semplice messaggio in/out per un solo evento, e poi vedere che il programma prevede dei momenti da noi proposti e lo spazio giovani senza nessun coinvolgimento della consulta, e quindi delle associazioni giovanili del territorio”, ci spiegano, e aggiungono: “Abbiamo interloquito con l’assessore Messina, in qualità di rappresentante dell’amministrazione ma sostanzialmente, quando eravamo pronti a organizzare lo stesso la manifestazione con la cifra proposta, riducendola ad una sola giornata, abbiamo saputo che la Giunta era già stata convocata e aveva deliberato l’impegno di spesa per le manifestazioni estive”.

Infine, il direttivo aggiunge: “Noi della consulta giovani, nonostante i diversi colori politici di chi ne ha fatto parte, abbiamo sempre coinvolto tutte le associazioni del territorio, senza discriminare mai nessuno e di questo bisogna darne atto. Al neo assessore Messina, in cui riponiamo massima fiducia, vogliamo ricordare che lui stesso fa parte del mondo dell’associazionismo chiaramontano. Con l’ex assessore Veronica Sammatrice, nonostante mille difficoltà, siamo riusciti a lavorare insieme. Nei limiti del possibile, ci ha sempre supportati. Speriamo che il nuovo assessore se ne ricordi in futuro”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it