Ma chi controlla gli assembramenti in provincia?

Ci giungono decine e decine di fotografie scattate durante il fine settimana da numerosissimi lettori. Sono sempre foto di dununcia in cui è facile notare la mancanza totale di distanziamento sociale e, in mancanza del metro di distanza, anche di utilizzo di mascherina. Veri e propri assembramenti in cui giovani, anziani, bambini ed adolescenti hanno trascorso questo fine settimana baciato dal sole.

Gli assembramenti hanno riguardato le località marinaresche di tutta la provincia, anche ieri, nella giornata in cui un nuovo caso di positività al Covid-19 è stato scoperto a Modica (LEGGI L’ARTICOLO). Ci sembra evidente e necessario dunque un cambio di rotta.

È totalmente inutile discutere e legiferare regolamenti di sicurezza, che riguarderebbero tutti, quando i risultati sono questi. È paradossale che i commercianti rischiano quotidiamente multe e controlli per garantire il distanziamento sociale all’interno dei proprio locali, con conseguente danno economico, quando di fronte alla propria attività o a poche strade di distanza, si formino assembramenti di qualsiasi genere e senza alcun rispetto delle normative.

Ma a tutto questo dovremmo abituarci o sono previsti controlli? E questi controlli chi li dovrebbe effettuare? Gli stessi commercianti già vessati da responsabilità quantomeno duplicate o le forze dell’ordine? E soprattutto, quando e in che modo sono previsti questi controlli? Quando tutto sarà nuovamente inutile?

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