L’UROLOGIA A RAGUSA

Gentile Direttore,

soffro di  problemi  urologici e,giorni addietro,ho deciso di andare in ospedale  per un controllo specialistico.

Ho scelto l’ Ospedale Civile,perché tanti miei amici coetanei  mi avevano assicurato che a Ragusa esisteva un centro molto buono e di sicuro affidamento.

Al mio arrivo mi sono molto disorientato e subito mi sono reso conto che non è così o,almeno,non è più così.

Cosa è successo ? il Primario di cui tanto bene mi avevano detto numerosi pazienti e nonostante la tabella all’ingresso ne attesti la presenza …..  non c’è più !

Il reparto sembrava deserto e molti pazienti erano di altri reparti. Gli infermieri si lamentavano della disorganizzazione e dei turni pesanti (?)

All’ingresso una gran confusione e la stanza della caposala deserta (anche dopo lunga attesa) poi si è presentata(in abiti civili) una signora che “scusi ma sono occupata”

Chi dovrebbe occuparsi dell’accoglienza?O semplicemente dare informazioni?

La cortesia (del personale e dei  medici che occasionalmente transitavano all’ingresso) …  presente anche se formale, ma ….. la sostanza?

Cosa deve fare un paziente con problemi di urologia? Lasciare la propria città  (mi dicono che adesso il primario opera a  Catania) rivolgersi a strutture convenzionate(cioè continuare a incrementare il privato a spese delle strutture pubbliche?) andare fuori provincia o addirittura fuori Regione?

Eppure l’Urologia di Ragusa era nominata ed apprezzata anche a livello nazionale. Cosa è successo?

Mi scuso dello sfogo,ma non sapevo( e non so) a chi rivolgermi e, al di là dei personalismi mi chiedo: come mai si fa “morire” un reparto che per tanti anni è stato un fiore all’occhiello della sanità ragusana? A chi giova? Cosa deve fare il paziente che  non vuole (o,più spesso,non può) abbandonare la propria città per curarsi?

La ringrazio dell’ospitalità

Lettera firmata

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