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Lungaggini burocratiche e dispendio esorbitante di risorse economiche: le problematiche della discarica di Cava dei Modicani
08 Giu 2020 14:01
Le problematiche della discarica di Cava dei Modicani e dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico, al centro del vertice istituzionale, indetto dal Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Salvatore Piazza, su richiesta della Cgil provinciale di Ragusa, per individuare azioni e soluzioni che possano evitare ai Comuni della provincia di Ragusa di conferire i rifiuti nelle discariche di Lentini e di Alcamo con un aggravio dei costi gestionali davvero esorbitanti. Il problema che è emerso è di natura prevalentemente burocratico.
Si aspetta dal 2015 l’Autorizzazione Integrata Ambientale per la discarica di Cava dei Modicani che ad oggi non è stata emessa nonostante il decreto positivo sulla Valutazione d’Impatto Ambientale datato 2017 e mentre gli uffici regionali non danno risposte esaustive su questi ritardi, ecco che s’innesta la richiesta di una richiesta di valutazione d’impatto ambientale esclusivamente per l’impianto di trattamento meccanico biologico.
Richiesta evasa nel giro di qualche giorno dalla Srr Ragusa ma che gli uffici regionali competenti prendono in carico comunicando di dare una risposta entro 90 giorni senza contare che l’ordinanza del presidente Musumeci prevede di accorciare di un terzo i tempi dell’istruttoria per questo tipo di provvedimenti. A farla breve la provincia di Ragusa potrebbe avere il suo impianto di Tmb valido e funzionante se non si frapponessero le pastoie burocratiche.
A questo proprosito, è da notare che i comuni iblei, tra cui quello di Chiaramonte, devono conferire ad Alcamo, con un dispendio finanziario notevole. A tutto questo, si aggiunge anche il ritardo della Regione per la realizzazione dei Centri di Raccolta Comunali previsti nei comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Ragusa, Giarratana e Santa Croce Camerina. Per questi 5 centri non si è proceduto alla liquidazione degli stati di avanzamento dei lavori mettendo in difficoltà le ditte appaltatrici che hanno sospeso i lavori.
I deputati iblei alla regione si sono detti disponibili per intervenire circa le mancate autorizzazioni regionali per l’impianto di Tmb.
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