L’OPERETTA CONTINUA

Uno spettacolo si replica all’infinito quando il pubblico lo apprezza. Non si comprende, allora, come mai, non si intravede un esito per la nomina dei Direttori Generali delle Aziende Ospedaliere.

Già alla fine del mese di maggio di quest’anno, su queste stesse pagine, parlavamo di operetta, dopo 6 mesi ci sono solo repliche.

La commissione esterna composta secondo criteri fissati dal Ministero della Salute, va avanti da mesi, fra criteri di valutazione criticati dalle forze politiche e diffusione di elenchi di idoneità. Si è perso anche il conto degli aspiranti manager, dagli originari 659, fra elenchi di gruppo A e di gruppo B, fra candidati con competenze acclarate e candidati da esaminare.

Crocetta rigettava ogni polemica sulla questione e rifiutava qualsiasi tipo di insinuazione sulla vicenda, assicurava che entro la fine di maggio sarebbero stati comunicati i nominativi dei prescelti, arrogandosi, come Presidente della Giunta di Governo, non solo il diritto ma, ancor di più il dovere di procedere per dare alla sanità siciliana una gestione stabile e duratura. Assicura, ancora che “il governo si sarebbe confrontato con la commissione parlamentare sulla sanità, per illustrare i criteri e le modalità di selezione che dovranno portare una classe dirigente di rinnovamento e di trasparenza all’interno di un settore, troppo spesso penalizzato dalle logiche delle lottizzazioni e degli interessi forti”

Avevamo titolato, sempre nel maggio scorso, che si aspettava la rivoluzione, si cincischia ancora alla ricerca della soluzione che possa accontentare governo siciliano, parlamentari, forze politiche e utenza che aspetta, da mesi, le nomine, per quanto non è che con i commissari gli utenti stanno male, male, forse, staranno i politici impossibilitati a riempire determinate caselle secondo le linee delle loro strategie.

L’ultimo atto apre un nuovo capitolo per la selezione dei manager della Sanità siciliana: il 22 novembre partiranno le selezioni orali dopo selezioni operate sulla base di test criticati a diversi livelli della sanità siciliana.

Gli aspiranti sarebbero ridotti a circa 200, di cui la metà passati di diritto per maggiori ed evidenti competenze. Circa 70 hanno sostenuto e superato la fase dei test scritti e adesso saranno sottoposti agli orali assieme agli altri.

Al  momento non è dato conoscere i tempi per arrivare alla selezione finale per i nomi che potranno essere scelti dal Presidente della Regione e dall’Assessore alla sanità per coprire i vertici territoriali della Sanità Siciliana.

Naturalmente, dalla lettura degli elenchi degli ammessi all’orale vengono fuori nomi illustri, talora tali solo per la paternità politica, che danno adito ai commenti più diversi, come nel caso relativo alla nostra provincia: il manager Aliquò non compare negli elenchi, sarebbe quindi fuori dalla selezione, di contro ci sono nomi di ragusani che sosteranno ulteriori selezioni e sono visti come potenziali nuovi dirigenti della Sanità siciliana.

Sulla questione irrompe il Presidente della Commissione Sanità all’Ars, Pippo Digiacomo, che ha così commentato i contenuti dell’elenco di 70 manager che hanno superato i primi test di valutazione :

“Confermo l’inadeguatezza di questo sistema selettivo e proporrò la prossima settimana un ddl di modifica della legge 5 che darà alla commissione Sanità la possibilità di poter fornire al Governo le valutazioni sull’operato dei manager. Le valutazioni prodotte faranno parte integrante delle valutazioni di qualsiasi altra commissione che potrà solo concorrere a fornire le indicazioni per le nomine che alla fine il Governo farà in assoluta autonomia. Da mesi sostengo come sia inconcepibile che un quiz possa avere più valore di quello che stiamo facendo in Commissione e cioè valutare tutti e 17 commissari sulla base dei risultati ottenuti in relazione ai 54 punti qualificanti del piano sanitario regionale”.

Ancora una volta, si predica rivoluzione, rinnovamento, abbandono dei vecchi metodi, si istituiscono commissioni e si fanno valutazioni, ma pare che la politica resterà comunque a capotavola nella spartizione della torta.

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