L’OPERAZIONE POLLICE VERDE NON APPARE CONCLUSA

I Carabinieri della Compagnia di Vittoria abitualmente impegnati nel controllo del territorio nei centri abitati di Vittoria, Scoglitti e Comiso, hanno messo in atto un servizio finalizzato al contrasto dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti che ha visto impegnati i Carabinieri delle rispettive Stazioni. Infatti nella prima mattinata di ieri, i militari della Stazione di Scoglitti, eseguivano una perquisizione ad un uomo residente nella frazione di competenza in ottemperanza di un decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Ragusa nell’ambito dell’operazione denominata “Pollice Verde” dei Carabinieri della Compagnia di San Candido (BZ). Le indagini dei Carabinieri avevano infatti permesso di individuare alcuni siti internet presso i quali si poteva acquistare semi di canapa indiana e acquisire le informazioni necessarie per la loro coltivazione dalle cui piante ottenere poi lo stupefacente del tipo marijuana. Uno dei clienti di questi siti veniva individuato in Andolina Giuseppe Antonio, 39enne vittoriese residente a Scoglitti, opraio, che a seguito di perquisizione domiciliare effettuata dai militari della locale Stazione, veniva tratto in arresto poiché trovato in possesso di quasi 30 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish nonché di qualche dose di marijuana essiccata. Nell’ambito della stessa operazione di polizia è stata eseguita una perquisizione anche all’abitazione di un operaio comisano, D.L., 21enne che veniva trovato in possesso di alcuni semi di canapa indiana presumibilmente acquistati attraverso i siti internet sui quali avevano indagato i Carabinieri di San Candido. Nell’ambito dell’operazione “Pollice Verde” sul territorio di competenza della Compagnia di Vittoria, sono state eseguite complessivamente nr. 10 perquisizioni ad altrettanti soggetti (6 nel comune di Comiso e 4 in quello di Vittoria) tutti individuati quali acquirenti presso i citati siti, solo due dei quali, come detto, trovati effettivamente in possesso di stupefacente.

L’arrestato al termine delle formalità di rito veniva trasferito presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria davanti alla quale dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.

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