“Liste d’attesa azzerate” ma c’è chi resta nel limbo dei rinvii: il caso di un paziente a Modica

Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica.

«La mattina del 16 dicembre, mentre i vertici dell’azienda sanitaria annunciavano la pressoché totale sconfitta delle lunghe liste di attesa, c’era chi, nello stesso momento, entrava invece nel tunnel dei rinvii», evidenzia il Comitato, ricordando come, in quella stessa occasione, fosse stata annunciata anche l’apertura straordinaria degli ambulatori nelle ore pomeridiane e nei giorni festivi, proprio per garantire una gestione più efficace dei casi considerati delicati.

La prenotazione e il primo rinvio

Il caso riguarda un cittadino al quale il medico curante aveva prescritto una visita specialistica entro dieci giorni per sospette vasculopatie cerebrali. Attraverso il sistema informatico di prenotazione, l’appuntamento viene fissato per il 15 dicembre, una tempistica che sembrerebbe confermare il superamento delle criticità legate alle liste d’attesa.

Il giorno stabilito, però, al momento della presentazione in ospedale, la visita non viene effettuata. Al paziente viene comunicato un rinvio e sulla ricetta compare un appunto manoscritto che sposta l’appuntamento al 23 dicembre. Un rinvio che, secondo quanto segnalato, non risulta registrato nel sistema informatico.

Il secondo accesso e l’attesa indefinita

Nonostante l’anomala riprogrammazione, il paziente il 23 dicembre si presenta nuovamente all’ospedale di Modica. Anche in questa occasione, tuttavia, la visita non viene eseguita. Questa volta non viene rilasciata alcuna documentazione scritta: al paziente viene semplicemente comunicato che l’appuntamento è “a data da destinarsi”, con la promessa di una chiamata futura quando sarà possibile fissare una nuova data.

Una situazione che, secondo il Comitato Articolo 32, apre a interrogativi non marginali: «Il rinvio scritto a mano e non registrato dal sistema potrebbe rappresentare il modo più semplice per posticipare una visita senza lasciarne traccia nei dati ufficiali?».

Il nodo delle statistiche

Il punto centrale sollevato dal Comitato riguarda la discrepanza tra le statistiche e la realtà. Se il sistema informatico registra una prenotazione nei termini previsti dalla legge, ma la visita non viene poi effettuata, quale riscontro emerge nelle relazioni ufficiali inviate alla Regione e al Ministero?

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