L’incendio e la gestione degli aeroporti di Catania e Comiso. Sallemi e Campo criticano la Sac

Le recenti vicende che hanno interessato l’aeroporto di Catania (l’incendio nell’aerostazione, il fermo dei voli per più di 20 giorni, i disagi per i viaggiatori siciliani e per i turisti) hanno acceso i riflettori sulla situazione dei quattro aeroporti siciliani ed in particolare su Comiso, che ha incrementato oltre misura i propri voli per ospitare alcune rotte catanesi ma che, cessata l’emergenza, è finito nuovamente nel dimenticatoio, con pochissimi voli al giorno. Nei giorni scorsi, l’assemblea dei soci di Sac ha riconfermato a maggioranza la fiducia all’attuale management di Sac ed all’amministratore delegato Nico Torrisi. Solo il sindaco di Catania Enrico Trantino (nella sua duplice veste di sindaco e di rappresentante della Città metropolitana) ha chiesto le dimissioni di Torrisi.  Ma la sua posizione è rimasta isolata.

Sull’aeroporto di Comiso prendono posizione alcuni deputati iblei. 

Il senatore Salvo Sallemi: “La Sac non all’altezza della gestione dell’emergenza”

Il senatore Salvo Sallemi, esponente di Fratelli d’Italia, si schiera a fianco del sindaco di Catania e parla, senza mezzi termini, di “inefficiente gestione dell’emergenza post incendio”. “La società di gestione dell’aeroporto – spiega – non è stata all’altezza della gestione dell’emergenza. La Sicilia, le sue imprese, il turismo, il commercio, i passeggeri sono stati pesantemente colpiti dai disagi dovuti dalla chiusura dello scalo etneo e dalla gestione post emergenziale lacunosa”, dice Sallemi.

Poi Sallemi sposta l’asse sull’aeroporto di Comiso, struttura centrale per il territorio ibleo. 

“Una risorsa importantissima per il territorio mai adeguatamente sfruttata: prima il ‘monopolio’ Ryanair, poi il frettoloso abbandono della compagnia e adesso – pur riconoscendo lo sforzo di Aeroitalia – sembrano non esserci prospettive di sviluppo. Eppure nell’emergenza, Comiso ha dimostrato il suo valore dando fiato e respiro a Catania. Invece di andare in tandem Catania e Comiso, quindi facendo sistema integrato, abbiamo visto due velocità: una spinta ai massimi per Catania e l’altra a fari spenti per Comiso. Non possiamo accettarlo anche alla luce delle chiusure che spesso investono lo spazio aereo di Catania causa eruzioni vulcaniche: Comiso ha le caratteristiche per essere un aeroporto di assoluto valore”.

Sallemi ha aderito alla protesta annunciata da un privato cittadino vittoriese, Paolo Crocifisso, che si terrà il 6 settembre davanti all’aerostazione del “Pio La Torre”.

“Il territorio ibleo pretende risposte e risultati – conclude Sallemi -. La Sac deve essere una società in grado di far sviluppare sinergicamente Catania e Comiso con una visione chiara e che risponda alle esigenze dei siciliani”.

Stefania Campo, deputata 5 Stelle: “I commissari nominati da Schifani hanno votato la fiducia a Sac”

Prende posizione anche la deputata regionale Stefania Campo, del Movimento 5 Stelle, da sempre molto critica riguardo alla gestione dello scalo. Campo solleva una serie di interrogativi e prende le mosse dall’attuale assetto societario della Sac, con l’assemblea dei soci dove siedono i rappresentanti di Camera di commercio del sud est, Irsap e ex Provincia regionale di Siracusa. Alcuni vertici sono di nomina del presidente della regione e su alcune nomine pende il giudizio della Corte Costituzionale. 

La deputata del Movimento 5 Stelle, pone alcuni interrogativi: “Un commissario straordinario, in carica fino all’insediamento degli organi ufficiali e solo per gestire l’ordinaria amministrazione, può assumere decisioni che travalicano di gran lunga le attività ordinarie, come ad esempio in questo caso, addirittura, la conferma di un consiglio di amministrazione di una controllata?” Campo sottolinea che il sindaco di Catania Trantino, che rappresenta solo una quota minoritaria nella società, ha chiesto le dimissioni del Cda di Sac “È almeno un sindaco eletto nel pieno dei suoi poteri. Ed ecco il paradosso: tutti gli enti pubblici che controllano la proprietà della Sac (CamCom del Sud-est, Irsap e Libero consorzio di Siracusa) sono tutti gestiti da commissari nominati dalla Regione, e quindi da Schifani, e si sono schierati per la riconferma di Torrisi e degli altri, mentre l’unico azionista eletto dai cittadini, Trantino, ne chiede l’azzeramento assumendosi le proprie responsabilità politiche davanti agli elettori della sua città”. 

Gli interrogativi – secondo Stefania Campo – sorgono anche perché sulle nomine degli altri vertici si attende ancora il verdetto della magistratura.

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