Licenziamento degli 80 lavoratori del consorzio di bonifica: i sindacati chiedono un dialogo all’assessore all’agricoltura

I sindacati ragusani preoccupati per la sentenza della cassazione che di fatto licenzia 80 lavoratori del consorzio di bonifica ragusano. Per questo, hanno inviato una lettera all’assessore regionale all’agricoltura per aprire un dialogo:

“Preg.mo Assessore,
Come Flai Regionale e Flai di Ragusa non possiamo non coinvolgerLa su una problematica che
solo apparentemente attraversa il Consorzio di Bonifica di Ragusa, ma che invero riguarda l’intero
sistema consortile siciliano, del tutto fuori controllo e che sta producendo un quadro di disservizi di
cui ne pagano costantemente le conseguenze territori, cittadini, produttori e anche i dipendenti.


Ci riferiamo anche a quanto sta accadendo a 80 lavoratori del Consorzio ragusano, che
verranno licenziati, in quanto la Cassazione ha rigettato la trasformazione a tempo indeterminato dei
loro contratti iniziali che erano a tempo determinato. Si tratta di 80 lavoratori che oggi
rappresentano l’intelaiatura fondamentale dei servizi istituzionali che l’Ente Consortile eroga tutti i
giorni ai territori del ragusano. Per comprenderci meglio, sono loro che garantiscono il
funzionamento dell’Acquedotto Rurale di Santa Rosalia sui territori di Modica, Ragusa e ai Comuni
di Ispica e Modica, pertanto non ci saranno le risorse umane a provvedere alla potabilizzazione
delle acque, alla distribuzione e alla manutenzione degli impianti, mancheranno gli operatori per la
distribuzione delle acque per uso irriguo, per la manutenzione degli impianti dei comprensori irrigui
di tutta la Provincia e del bassopiano ispicese per quel che riguarda la bonifica idraulica.


Assessore, per il ruolo politico ed istituzionale che Ella ricopre, potrà facilmente verificare
quanto da noi temuto circa le conseguenze negative che subiranno i nostri territori al venir meno
dell’apporto lavorativo di questi lavoratori. La sentenza della Cassazione, che per scelta non ci
disponiamo a commentare, produrrà non solo l’impoverimento di ottanta famiglie, ma soprattutto un
danno colossale e pesante per città, cittadini, produttori e per lo sviluppo agricolo.
E di ciò potrà direttamente attingere informazioni compulsando i primi cittadini del
territorio, da quello di Modica a quello di Vittoria, da quello di Ispica a quello di Ragusa e altri. Le
diranno tutti che questi lavoratori, espunti dal Consorzio, sono il tessuto connettivo che, con la loro
azione quotidiana, consentono di tenere in vita porzioni importanti di economie e la salubrità delle
acque che entrano nelle case dei cittadini ragusaniCon questa lettera noi stiamo cercando di aprire un dialogo costruttivo con Lei, dal quale dipende, in primo luogo, la possibilità di far rientrare in un dosato e sapiente percorso di recupero occupazionale questi lavoratori, capace tra l’altro di non creare confliggenze coi diritti di altri
lavoratori del Consorzio, tra cui quelli delle garanzie occupazionali.

Un percorso che potrà essere attivato in tempi stretti e capace di dare certezze sia ai lavoratori che all’Ente Consortile.
Su questo aspetto, relativo alla costruzione di una seria politica di definizione delle istanze
manifestate da tutti i lavoratori, bisogna che il Suo Assessorato prenda in mano la gravosa
problematica, perché sin qui abbiamo avuto più che la sensazione che i soggetti che lo hanno
rappresentato riguardo il sistema dei Consorzi abbiano dimostrato superficialità ad affrontarlo, per
non dire spesso totale sottovalutazione degli effetti implicanti tali problematiche.
Pertanto, è a Lei che ci rivolgiamo, persuasi che sia possibile intavolare una interlocuzione,
da qui a breve, da cui possa scaturire una sintesi condivisa sui passaggi amministrativi da effettuare
per rimettere al lavoro questi sfortunati lavoratori, che sono quelli che stanno subendo il maggiore
danno, ma anche di delineare, una volta per tutte, la elaborazione di un piano strategico della
bonifica in Sicilia.


Siamo convinti della Sua immediata rispondenza al nostro richiamo istituzionale e politico e
attendiamo Sua convocazione, unitamente alle altre sigle sindacali firmatarie dei contratti di
categoria”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it