Liberty Lines, sette dirigenti indagati: misure cautelari e sequestro da 184 milioni

Un terremoto giudiziario scuote la Liberty Lines SpA, una delle principali società armatoriali italiane impegnate nel trasporto marittimo pubblico. I finanzieri del Comando Provinciale di Trapani hanno eseguito un’ordinanza nei confronti di sette membri apicali della governance aziendale, indagati a vario titolo per truffa ai danni dello Stato, corruzione e frode nell’esecuzione di un servizio pubblico. Per tutti è stato disposto il divieto di dimora nei comuni di Trapani e Milazzo, oltre al divieto temporaneo di esercitare incarichi direttivi in imprese e persone giuridiche.

Il provvedimento del Gip ha inoltre previsto il sequestro preventivo dell’intero compendio aziendale della Liberty Lines, comprendente terreni, immobili, impianti, imbarcazioni, mezzi, attrezzature, crediti e disponibilità liquide, per un valore complessivo di circa 184 milioni di euro. Si tratta di beni già oggetto di un precedente sequestro d’urgenza disposto dalla Procura di Trapani lo scorso 18 novembre.

L’ordinanza rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza, che ha permesso di raccogliere gravi indizi sull’esistenza di un presunto sistema fraudolento volto a ottenere, in modo illecito, erogazioni finanziarie da enti pubblici. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la società avrebbe omesso di rispettare le clausole contrattuali legate al servizio pubblico e alla convenzione ministeriale, con particolare riferimento agli obblighi sui protocolli di sicurezza previsti per le tratte marittime.

Nonostante la portata delle misure adottate, l’operatività di Liberty Lines non subirà interruzioni. Considerata la rilevanza pubblica del servizio svolto – fondamentale per i collegamenti con le isole minori – il Gip ha disposto che l’azienda continui regolarmente le proprie attività sotto la guida di un collegio di amministratori giudiziari composto da due commercialisti e un avvocato. Il loro compito sarà quello di ristabilire condizioni di legalità, tutelare i livelli occupazionali e garantire la continuità del servizio pubblico essenziale.

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