LIBERALIZZAZIONI, VERTICE PROVINCIALE NELLA SEDE ASCOM

Lo scottante tema delle liberalizzazioni al centro di un incontro voluto dal presidente provinciale Confcommercio, Sergio Magro, che ha convocato, nella sede Ascom di Ragusa, i componenti di Giunta e i vertici delle sezioni comunali. Consistente la partecipazione e la condivisione unitaria nel contrastare in maniera critica la liberalizzazione selvaggia. Ciò in difesa delle aziende, delle famiglie nonché dei valori sociali e religiosi. E’ stato preso atto che la norma sarà applicata da subito. Ma si ritiene utile un momento di riflessione e di attesa prima di dare il via ad una serie di iniziative nelle varie realtà locali da parte dell’intero sistema Confcommercio avverso la norma in questione. Prende corpo sempre di più l’ipotesi di presentare un ricorso sulla legittimità del provvedimento in questione.

Confcommercio Ragusa ha rilanciato circa la necessità di adottare un calendario di aperture a livello provinciale che sia realmente condiviso secondo le reali esigenze del mercato, nel pieno rispetto della dignità di tutti gli operatori del settore: imprenditori e dipendenti. E’ stato rivolto un invito ai commercianti operanti all’interno dei centri commerciali a riflettere sulle reali necessità di queste aperture selvagge, verificando, in particolare, se è possibile sostenere i maggiori costi legati al personale e più in generale alla gestione dell’esercizio. Durante il confronto è venuto fuori, a tal proposito, che occorre considerare il momento recessivo del mercato e il limite territoriale del bacino di utenza condizionato da un’elevata presenza di centri commerciali.

A breve i vertici di Confcommercio torneranno a riunirsi per la predisposizione di una serie di iniziative che supporteranno la stesura del calendario provinciale. “E’ un momento delicato per il futuro del comparto – sottolinea il presidente Magro – ed è essenziale che possano essere definite strategie operative ben chiare e che tengano in conto le reali necessità dell’intero sistema. Gli effetti della liberalizzazione ancora non li conosciamo ma è vero che guardiamo con particolare apprensione all’adozione di misure che rischiano di frenare ulteriormente lo sviluppo del nostro settore. Faremo, per quanto ci riguarda, la nostra parte consapevoli che il ruolo del sindacato, in questa fase, deve essere, ancora più che in passato, propulsivo e propositivo”.

 

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