LETTERA APERTA AL SINDACO DI VITTORIA NICOSIA

Sig. Sindaco, è suo costume oramai cavalcare l’onda mediatica per avere visibilità e, visto che siamo alla vigilia delle amministrative, per raccattare qualche voto. Questa volta il pretesto è stato fornito dalle trasmissioni della RAI. Un’occasione veramente ghiotta. Qualche giornalista in modo superficiale ha buttato fango e ombre sulle nostre produzioni agricole, produzioni agricole (vogliamo ribadire per essere chiari) e non sulle tante anomalie della filiera.

Lei da cuor di leone quale è si subito schierato a favore dei produttori e questo le fa finalmente onore. La cosa strana è che non lo ha mai fatto prima. La sua storia recente, caro sindaco, non può essere cancellata. Veda, Lei in questi cinque anni non ha fatto nulla per difendere le nostre produzioni agricole e soprattutto i produttori. Eppure strumenti a sua disposizione ne ha avuti.

Prendiamo per esempio il Consorzio Valle dell’Ippari. Vittoria è il comune capofila di questa società, esprime pure il presidente il dott. Giovanni Denaro. Tra i progetti principali di questo “postificio” non c’era la gestione della rete telematica del mercato cioè dare un informazione diretta e immediata sui prezzi dell’ortofrutta ai nostri produttori? Ci dica, come mai questo servizio in cinque anni non è partito? Forse costava troppo? Costava più o meno di cinque tornei di beach soccer organizzati da suo fratello Fabio?

E il Piano Strategio della Valle dell’Ippari che si prefiggeva di definire, DEFINIRE, il “percorso evolutivo” della nostra economia per “il prossimo decennio”, cosa ha DEFINITO? Possiamo dire nulla?

E cosa sa del Distretto Orticolo del Sud Est che vede il Comune, la Fiera EMAIA e la So.Ge.Vi. tra i soci pubblici? Quali progetti sono stati proposti dai tre enti che lei amministra per tutelare le nostre produzioni e all’interno di quali assi sono stati inseriti? A noi non ne risulta neanche uno, anzi ci risulta che il distretto non sia ancora decollato. Perché non ha fatto nulla? Perché non ha mai sollecitato la Camera di commercio, ente gestore del distretto, su questi temi?

Non parliamo poi di come è stato gestito il mercato ortofrutticolo balzato aglio onori della cronaca nazionale non per la sua valenza economica ma perché sempre al centro di inchieste giornalistiche. E’ per questi motivi che lei è poco adeguato a fare il sindaco. La sua disattenzione ha creato e crea gli stessi danni che creano le dichiarazioni di Maurizio Costanzo o di Alessandro Di Pietro. Lei ama fare il paladino della legalità e della lotta alla mafia; ci vuole dire perché non ha mai risposto all’interrogazione consiliare che abbiamo fatto nel lontano agosto 2009? Riportiamo un breve stralcio di quella interrogazione:

“La Direzione Nazionale Antimafia nell’ultima relazione del Dicembre 2008 afferma che la struttura commerciale ortofrutticola della Città di Vittoria è strettamente collegata con il Mercato Ortofrutticolo di Fondi (MOF) da tempo al centro di indagini da parte della DDA di Roma che ha accertato come la ‘ndrangheta lo controlla interamente grazie anche alla complicità e alla passività di amministratori, dirigenti e funzionari del Comune di Fondi (dati emersi dall’accesso disposto dal Prefetto di Latina). La DNA nella sua relazione del 2008 (pag 452 e 473) riscontra che a partire dai Mercati Ortofrutticoli di Vittoria, Fondi e Milano si sono costituiti pericolosi cartelli che gestiscono e controllano in maniera monopolistica e mafiosa le rotte della commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli verso le varie zone d’Italia”

Da allora si è solo limitato a parlare di fumosi regolamenti antipizzo e ha annunciato in modo ossessivo quanto inutile di costituirsi parte civile nei processi ma è rimato clamorosamente in silenzio su quanto denunciato dalla Direzione Nazionale Antimafia.

Certi che, come sempre, abilmente svierà dalle domande.

 

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