LETTERA APERTA AL PREMIER RENZI DAL CONSIGLIERE COMUNALE DI VITTORIA SANTO CIRICA

Il Consigliere Comunale dell’Udc di Vittoria, Santo Cirica, ha inviato, questa mattina, una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, per evidenziare una problematica di ampio respiro che, se risolta, permetterebbe all’economia del nostro Paese di tirare una boccata d’ossigeno.

“Sappiamo quanto complessa sia, in questo momento storico, la gestione dell’economia” – scrive Cirica nel documento inviato al Premier – “numerose sono le attività produttive (negozi, piccole e medie imprese, industrie, etc.) che si sono viste costrette a gettare la spugna. Ecco perché uno degli aspetti fondamentali per cambiare verso all’Italia, è fare ripartire i consumi. In questa direzione, un nodo cruciale è rappresentato dalla presentazione di un decreto legge destinato ad assicurare una sanatoria sulle persone e sulle aziende che sono censite nella centrale dei rischi e nelle banche dati come cattivi pagatori, pur avendo sanato la propria posizione debitoria, anche se ciò è avvenuto in ritardo”.

“Ad oggi “ – continua il Consigliere Cirica – “tutti gli istituti di credito e gli intermediari finanziari si vedono obbligati a censire i clienti presso le banche dati con il risultato che se trovano una segnalazione bloccano o respingono la richiesta. Lancio questa proposta perché basta soltanto un dato per riflettere sulla delicata questione. Le ultime cifre della domanda di prestiti da parte delle famiglie hanno fatto registrare una contrazione del 6,1% nel giugno 2014 rispetto allo stesso mese del 2013. Ci troviamo quindi da una parte la Bce che giustamente ha messo in atto delle regole che spingono gli istituti di credito ad erogare prestiti, dall’altra parte, invece, le banche non possono dare credito alle persone, alle famiglie e alle aziende che hanno avuto dei problemi di ritardo nei pagamenti. Stiamo parlando come al solito” – conclude Cirica – “del cane che si morde la coda. Con grave nocumento per l’economia complessiva del nostro Paese. Solo un forte intervento da parte del Governo potrebbe equilibrare la domanda e l’offerta dei prestiti”.

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