Leontini presenta interrogazione su tutela olio d’oliva italiano

Una strategia di sostegno ai produttori italiani d’olio d’oliva, già provati dalla crisi economica e dalla Xylella, e la richiesta di rivedere gli accordi per l’importazione dell’olio dalla vicina Tunisia. Sono questi i passaggi dell’interrogazione depositata stamane a Bruxelles dall’onorevole Innocenzo Leontini, deputato del gruppo Conservatori e Riformisti del Parlamento europeo. La preoccupazione dell’esponente di Fratelli d’Italia, impegnato da sempre nella salvaguardia delle identità e delle produzioni locali, trova supporto nelle statistiche elaborate dall’International Olive Oil Council: “La produzione di olio d’oliva in paesi extra-UE quali Tunisia, Turchia e Marocco è in crescita – scrive Leontini nel testo dell’interrogazione -. Nel 2018, a fronte di una produzione Italiana calata del 57%, le importazioni di olio proveniente dalla Tunisia sono aumentate del 150%. Questi dati fotografano una situazione di grande difficoltà per la filiera olivicola-olearia italiana ed europea”.

Nonostante i paesi produttori d’olio d’oliva della Ue forniscono dal 70 al 75% della produzione mondiale, gli ultimi dati sono allarmanti. Per questo occorre agire e in fretta. “Alla luce della diminuzione della produzione, delle ripercussioni negative degli accordi con alcuni paesi terzi e delle difficoltà a cui devono far fronte in particolare i produttori italiani, già duramente colpiti dalla crisi economica e dai danni provocati dalla Xylella”, Leontini ha chiesto alla Commissione europea se “intende presentare una strategia europea per il sostegno alla produzione di olio d’oliva”. E inoltre, l’europarlamentare ragusano ha sollecitato l’Europa per capire se “ha intenzione di rivedere gli accordi legati all’importazione d’olio senza dazio stipulati con la Tunisia, eliminando eventualmente aspetti lesivi dell’economia olivicola nostrana”.

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