“L’eolico in mare rovinerà il panorama marino ibleo”. Abbate non ci sta

“Unirci tutti e combattere una battaglia che è la battaglia dei cittadini di Pozzallo, Modica, Scicli e Ragusa”, l’appello contenuto in un ordine del giorno presentato all’Ars è del deputato regionale della Dc Ignazio Abbate, presidente della prima commissione affari istituzionali. L’argomento della battaglia? E’ quello del parco eolico off-shore che dovrebbe nascere al largo delle coste iblee nel Canale di Malta con tre distinti progetti presentati e con avvisi già pubblicati.

IGNAZIO ABBATE CHIAMA TUTTI A RACCOLTA

“L’installazione di 214 pale eoliche dell’altezza di circa 220 metri per almeno 40 anni rovinerà irrimediabilmente uno dei più bei panorami marini italiani – sostiene Abbate – ho chiesto l’intervento del Presidente della Regione e dell’Assessore all’Energia per fermare questo attentato all’economia del territorio ibleo. Il turismo, una delle fonti principali del comparto economico della provincia di Ragusa, subirebbe un durissimo contraccolpo senza contare la zona di costa che bisognerebbe interdire per la posa dei cavidotti marini e terrestri”.

Abbate si ricorda pure della piattaforma Vega al largo di Cava d’Aliga. “Il nostro territorio paga già un prezzo altissimo per la piattaforma petrolifera a pochi chilometri di distanza dalla costa – redarguisce il parlamentare dicci – non possiamo tollerare che ad essa si aggiunga anche questo mastodontico parco eolico della grandezza di oltre 93 km quadrati. Per quanto mi compete assicuro di mettere in campo qualsiasi iniziativa atta a scongiurare tale evento”.

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