LEGGE DI STABILITÀ, ORLANDO: “MANCANO I FONDI PER GLI ENTI LOCALI”

Fondi per gli Enti locali e costi della politica. Questi i punti salienti su cui il presidente di AnciSicilia, Leoluca Orlando, ha manifestato la sua perplessità in seguito all’audizione in I Commissione “Affari Istituzionali” presieduta da Salvatore Cascio.

La tavola rotonda di oggi, a cui ha preso parte, oltre a Leoluca Orlando, anche il segretario generale dell’AnciSicilia, Mario Emanuele Alvano, ha avuto come punto nodale il disegno di legge n.1133 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2016. Legge di Stabilità regionale”.

 “I punti di maggiore criticità – ha spiegato il presidente Orlando – riguardano le disposizioni previste dall’art.8 relativo a trasferimenti per i comuni. Infatti, lo stanziamento per il 2016 si attesta sui 340 milioni di euro e conferma il preoccupante trend di riduzioni che va avanti dal 2009. Si è passati, infatti, da 913  milioni a 340.  Tale situazione mina alla radice la possibilità per i comuni, da qui in avanti, di erogare  servizi ai cittadini”

“Inoltre – ha aggiunto Leoluca Orlando – manca totalmente la quota destinata alle spese di investimento che nel 2015 era pari a 115 milioni. La mancata previsione di queste risorse desta particolare preoccupazione anche in considerazione del fatto che nel passato, attraverso una precisa previsione normativa, sono state utilizzate per il pagamento di mutui”.

 “Forti dubbi – ha continuato il presidente dell’AnciSicilia – sono stati manifestati sulla quantificazione dei cosiddetti costi della politica. Va tenuto conto che molte amministrazioni locali hanno già provveduto autonomamente a effettuare tagli sui compensi agli amministratori e quindi è del tutto incerto l’effettivo risparmio. Non sono del tutto chiare le quantificazioni numeriche, fatte dalla Regione, circa l’effettivo risparmio sui tagli al costo della politica. Un risparmio, in ogni caso, che dovrebbe servire a rimpinguare le casse dei comuni, non certo quelle della Regione”.

“Si ribadiscono, inoltre, – ha proseguito Orlando – le preoccupazioni sulla sorte dei liberi consorzi e delle città metropolitane che con l’attivazione della riforma dovrebbero essere gestiti dai comuni, soluzione che metterebbe ulteriormente a rischio la loro tenuta finanziaria”.

“Infine – ha concluso il presidente Orlando – forti preoccupazioni  desta l’art. 30 relativo all’ecotassa la cui applicazione è prevista dal 10 gennaio.  Pur condividendo le finalità di questa previsione normativa in termini di incentivo alla raccolta differenziata, l’applicazione immediata  di un’aliquota elevata, rappresenta un costo insopportabile che graverà interamente sulle spalle dei cittadini. Il quadro finanziario definito dalla Legge di Stabilità, in ogni caso, è condizionato all’intesa tra Stato e Regione che dovrebbe sbloccare ben 500 milioni, essenziali per i trasferimenti ai comuni e per il contributo destinato ai lavoratori precari impegnati negli enti locali. Tutte queste osservazioni le abbiamo ampiamente e dettagliatamente illustrate in una relazione scritta che abbiamo consegnato durante l’audizione  ”.

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