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Le spiagge del ragusano sono “culla di vita”: 30 nidi di tartaruga Caretta Caretta già censiti nel 2025
02 Lug 2025 17:19
Le spiagge del Ragusano si confermano oasi privilegiate per la vita: con 30 nidi già censiti entro il 2 luglio, la provincia è seconda solo a Siracusa nel boom di nidificazioni della tartaruga marina Caretta caretta, simbolo di biodiversità e resilienza nel Mediterraneo.
Il dato, reso noto da Oleana Prato, responsabile del Progetto Tartarughe Marine WWF per la Sicilia, è straordinario: in tutta l’isola sono già 100 i nidi protetti dai volontari WWF, contro i 69 dello stesso periodo nel 2024. Un balzo del +30%, che racconta non solo di un habitat marino in ripresa, ma anche dell’impegno silenzioso di centinaia di persone.
“Merito della crescente rete di volontari, dei monitoraggi più estesi e di una maggiore sensibilità da parte di turisti ed esercenti balneari”, sottolinea Oleana Prato. “Siamo di fronte a un successo di comunità”.
Le spiagge ragusane protagoniste della rinascita
Dalla spiaggia di Donnalucata a Punta Secca, passando per Marina di Ragusa, Cava d’Aliga e Sampieri, le coste iblee stanno accogliendo le tartarughe marine in cerca di un luogo sicuro dove deporre le uova. Un evento naturale affascinante che, ogni estate, richiama biologi, ambientalisti e semplici cittadini pronti a sorvegliare e proteggere.
“Ogni nido è una speranza di futuro – afferma un volontario WWF in servizio a Marina di Ragusa –. Sapere che qui nasceranno decine di piccole tartarughe ci fa sentire parte di qualcosa di grande”.
Il turismo può convivere con la natura
Non mancano però i rischi: tra ombrelloni, fuochi accesi in spiaggia e inquinamento luminoso, la sopravvivenza delle uova è costantemente minacciata. Ma grazie alla collaborazione tra WWF, Comuni, Capitaneria di Porto e operatori turistici, la convivenza tra turismo e tutela ambientale è sempre più possibile.
Un esempio virtuoso arriva proprio dal Ragusano, dove diversi stabilimenti balneari hanno aderito alla campagna “Spiagge Amiche delle Tartarughe”, modificando l’illuminazione notturna e aiutando nella segnalazione dei nidi.
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