Le assurdità dei 5 Stelle Ars. Prima negano gli irregolari allo Stretto di Messina, ora chiedono di farli comunque passare per “essere umani”

Roba da non crederci. Il Movimento 5 Stelle dell’Ars riesce a smentire se stesso in meno di 24 ore. Dopo le polemiche che sono nate per la presenza cospicua di persone provenienti dal Nord Italia agli imbarcaderi di Villa San Giovanni, situazione che per primi abbiamo denunciato sabato sera con un articolo (clicca qui per leggere) che ha scatenato i commenti social e le segnalazioni anche al governatore Musumeci, i 5 Stelle Ars avevano criticato il presidente della Regione che chiedeva maggiori controlli. Addirittura, nonostante foto e video, avevano negato l’evidenza, dicendo che non era vero che c’erano automobilisti che arrivano dal Nord per andare in Sicilia.

Ma i fatti li hanno categoricamente smentiti anche grazie alla discesa in campo, direttamente agli arrivi a Messina, del sindaco Cateno De Luca che ha appurato la presenza di automobilisti che si sono spostati verso la Sicilia senza reali motivazioni o quantomeno motivi seri. Segno dunque che i controlli non funzionavano correttamente nonostante anche il Viminale avesse detto che andava tutto ok Adesso i 5 Stelle Ars ci sorprendono nuovamente.

Dopo aver negato, ammettono che invece ci sono, e sono anche tanti, come tra l’altro vi abbiamo raccontato, gli automobilisti “irregolari” bloccati a Villa San Giovanni. E dopo adesso annunciano che è giusto farli passare e arrivare in Sicilia muovendo la leva della pietà perché ci sono anche “anziani, donne e bambini” che saranno posti in quarantena anche se non si capisce chi li andrà poi a controllare uno per uno nei vari domicili.

Ed è vero, ci sono anche anziani, donne e bambini e ve lo avevamo raccontato noi per primi e anche il governatore Musumeci e anche il sindaco di Messina, ma i 5 Stelle Ars dovevano negare perché a Roma governano loro (insieme al Pd) e dunque non era vero nulla. Ora si smentiscono da soli facendo la figura ridicola, giocandosi anche la carta della sicilianità, sono siciliani anche loro, quelli bloccati, non possiamo lasciali in Calabria, è giusto che tornino in Sicilia. Immaginiamo che allora questo discorso valga anche per tutti gli altri siciliani attualmente rimasti al Nord?!
A seguire il loro nuovo comunicato stampa per chi volesse approfondire il loro punto di vista.

comunicato stampa Movimento 5 Stelle Ars
“Famiglie bloccate in Calabria tornano in Sicilia e saranno messe in quarantena, ma non potevano essere abbandonate. La paura non può renderci disumani” 

“Grazie al ministro dell’Interno i nostri concittadini rimasti bloccati a Villa San Giovanni e a Reggio Calabria rientrano in Sicilia e dovranno stare in rigorosa quarantena com’è giusto che sia, ma non potevano essere abbandonati al loro destino, specie se si considera che tra di loro ci sono anche anziani, bambini e donne in stato di gravidanza. La paura del Coronavirus è comprensibile, ma non può renderci disumani al punto tale da lasciare nostri conterranei letteralmente in mezzo a una strada”.
Lo afferma il deputato M5S all’Ars, Antonio De Luca, che nelle ultime ore ha seguito passo passo l’evolversi della vicenda della famiglie siciliane in stretto contatto col ministero dell’Interno e con la Protezione civile nazionale”.
“Quelli bloccati in Calabria – afferma il deputato –  sono siciliani come noi, che sono rimasti senza un tetto sopra la testa a causa della chiusura delle ditte dove lavoravano e delle strutture dove dormivano e non avevano altra scelta che ritornare a casa loro. Adesso dovranno essere messi in quarantena e gli organi preposti dovranno controllare che la rispettino. Famiglie, bambini, anziani, donne in gravidanza, tutti dovranno rispettare la quarantena, guai a trasgredire. La serietà delle istituzioni si misura con la capacità di far rispettare le regole, ma anche rimanendo accanto ai propri cittadini nel momento del bisogno. Sono soddisfatto della collaborazione di tutti gli enti interessati e ringrazio anche il presidente della Regione Calabria,  il sindaco Falcomatà di Reggio Calabria e il vice sindaco di Villa San Giovanni Mariagrazia Richichi per l’impegno profuso e la Protezione civile calabrese per l’assistenza prestata ai nostri concittadini. Lavoriamo tutti uniti, sconfiggiamo il Coronavirus, ma senza dimenticarci dei più deboli. Nessuno deve rimanere indietro”.

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