L’aumento della tassa sui rifiuti a Comiso. I consiglieri di opposizione dicono “NO”

La tassa sui rifiuti aumenta del 28 per cento. Come in altri comuni, anche Comiso deve adeguare le tariffe per far fronte all’aumento dei costi. Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza la proposta della giunta. In aula, l’assessore alle Finanze Peppino Arezzo ha motivato il provvedimento dovuto sia alla crisi delle discariche, ai costi dei trasporti e all’aumento dei costi di energia e carburanti.

In aula, la maggioranza ha votato in modo compatto, i consiglieri di opposizione hanno espresso voto contrario.

Liuzzo, Betta, Gaglio e Adamo: “Aumenti indiscriminati che pesano sulle tasche dei cittadini”

 “Prendiamo le distanze da questa decisione – affermano Salvo Liuzzo e Cristina Betta, della lista “Coraggio Comiso”  – Nulla del genere era stato annunciato nel programma elettorale dell’attuale sindaco Schembari. La collettività si sente presa in giro. Inoltre, pur pagando a peso d’oro questo servizio, la città è sporca, evidentemente per le scelte improvvide dell’amministrazione comunale che non riesce a gestire la cosa così come dovrebbe fare il buon padre di famiglia. La situazione sta sfuggendo di mano: non si può continuare a premere in maniera così indiscriminata sulle tasche dei cittadini già alle prese con seri problemi economici”.

Gaetano Gaglio ed Erika Adamo, della Lista Spiga, avevano suggerito di limitare l’aumento, spalmandone una parte negli anni successivi. “Abbiamo spiegato che si sarebbe potuto operare in altri modi, inserendo un minimo di adeguamento all’inflazione subito e spalmando il resto negli anni successivi – spiegano i due consiglieri della Spiga – ma si sarebbe potuto intervenire sul servizio per tempo cercando di ridurre i costi e dunque sterilizzando gli aumenti. Era necessario per difendere i nuclei familiari più numerosi, le categorie sociali più a rischio, le aziende dei settori che tirano il carro dell’economia cittadina. Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti costa oggi a Comiso oltre 7 milioni di euro. Bisogna cambiare il modo di gestire il problema, il modo di amministrare, il modo di condurre questa città”.

Le dure critiche di Bellassai (Pd) e del movimento 5 Stelle

Secondo il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Gigi Bellassai “Gli amministratori hanno nascosto l’aumento del costo del servizio registrato nel 2022 durante la campagna elettorale, come noi avevamo segnalato l’anno scorso, approvandolo per il 2024. Questo aumento è il frutto di una incapacità politica-amministrativa nella governance del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti portandolo ad un costo abnorme del servizio di 7 milioni di Euro ed è frutto anche del fallimento delle politiche regionali sui rifiuti. E ciò, nonostante l’impegno dei cittadini che hanno portato la raccolta differenziata a oltre il 70 per cento”. Bellassai suggerisce di “punire chi inquina con un severo controllo del territorio per prevenire le discariche abusive la cui bonifica costa oltre 500.000 euro l’anno” e di “promuovere l’economia circolare e il riuso, sensibilizzando le giovani generazioni e le famiglie alla riduzione degli imballaggi con la distribuzione per esempio delle borracce riutilizzabili per i 3000 alunni delle scuole. È urgente potenziare il servizio delle isole ecologiche”.

Prende posizione anche il gruppo del movimento 5 Stelle a Comiso. Nunzio Monaco e altri aderenti del movimento, che erano presenti in aula durante la seduta del consiglio comunale, ritengono “che si potesse agire diversamente, agevolando i cittadini che differenziano correttamente e non penalizzandoli ulteriormente con un aumento così pesante. Visto che la differenziata a Comiso è del 75%, il motto avrebbe dovuto essere ‘pagare meno, pagare tutti’. Invitiamo l’amministrazione comunale a ritornare sui suoi passi per attuare una politica sociale più equa per tutti i cittadini di Comiso”.

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