LANCIO DI SACCHETTI PIENI DI BOTTIGLIE VUOTE CONTRO UN GRUPPO DI DONNE ANZIANE DEL QUARTIERE “VICCI”

 A carte sulla “ciappetta” del quartiere o ai quattro canti. Questo il gioco dei ragazzi di una volta. Il mondo, allora, girava verso la conquista di traguardi minimi. Umani. Concreti. Nobili. Con la voglia di crescere per dare una mano d’aiuto in famiglia ed affermarsi nella vita. Tutt’altra musica oggi. Quando si continua a giocare perché tutto diventi sempre più brutto, sporco e cattivo. Succede, pertanto, paradossalmente, che certi episodi, pur facendo notizia, non sconvolgono più. Questo il vero dramma sociale contemporaneo. Che diventa difficile da spiegare per tutti. Studiosi della mente e del comportamento umano compresi. Se quattro ragazzi, a bordo di due ciclomotori, si divertono a lanciare sacchetti pieni di bottiglie di vetro, contro un gruppo di anziane signore sedute davanti la porta di casa, c’è poco da capire. Qualsiasi spiegazione si trasforma in un insulto alla ragione. La violenza pura, gratuita, messa in atto per “pazzesco” divertimento, per superare la “noia”, come amano dire quelli che una qualche spiegazione, seppure poco convincente, la trovano sempre, è atto delinquenziale. Punto. Consumato, nel caso in specie, con l’aggravante della premeditazione. Vico Vicci è uno dei quartieri storici della città marinara. Che meriterebbe maggiore attenzione Dal punto di vista della conservazione dei luoghi e della loro valorizzazione. Alcune anziane fanno gruppo davanti la porta di casa di una di loro. Sedute all’ombra, si difendono dal caldo torrido di questi giorni bevendo di tanto in tanto un sorso d’acqua fresca. Il rumore di un paio di motorette attira la loro attenzione. Subito dopo, senza rendersi conto di quello che sta succedendo, le nonnine vengono prese di mira con il lancio di sacchetti pieni di bottiglie di vetro. Una di loro rimane ferita. Trasportata al Pte le viene riscontrato un ematoma alla testa ed alcune ferite da taglio. Episodio inqualificabile. Replicato, a quanto pare, nel giro di pochi giorni. Quando si dice, non c’è più religione…

 

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