L’AMORE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

L’AMORE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS
In questo difficilissimo tempo di crisi pandemica possiamo porre ai due estremi della sofferenza relazionale due tipi di coppia: la doppia che è costretta a vivere insieme per troppo tempo e quella che è impossibilitata a vedersi per timore del contagio.
Se il troppo contatto può generare stress relazionale e stanchezza, la mancanza di contatto può portare al raffreddamento relazionale fino al completo distacco affettivo.
Sono molte le coppie che soffrono in questo tempo di pandemia. Le cause sono tante, e in ognuna di esse la coppia vive una sorta di “prova del fuoco” che la mette davanti ad un “esame di maturità” della relazione e dell’amore fin qui costruito.
L’attenzione principale è rivolta a coloro che condividono la stessa casa e ai possibili problemi causati da così tante ore trascorse insieme sotto lo stesso tetto. Inizialmente sembra un idillio ma dopo qualche settimana si entra in stato d’allarme e chi aveva già dei problemi e dei dissapori prima della quarantena si ritrova adesso ad affrontare crisi emotive potentissime.
Quante coppie dopo il primo Lockdown della scorsa primavera sono venute in terapia a chiedere aiuto!
Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia: ci riferiamo alle coppie divise a causa della pandemia. Coppie giovani che non vivono nella stessa casa e che si trovano lontani, impossibilitati a vedersi. C’è chi, per motivi professionali, vive questo tempo difficile di semi isolamento a decine o centinaia di chilometri dalla persona amata.
Non è facile. Ancor di più perché non c’è una data certa in cui sarà possibile neutralizzare questo insidioso virus e tornare alla normalità. Vivere la quotidianità senza la presenza fisica del partner, senza quel contatto nutriente, senza quelle piccole azioni quotidiane comuni, è una dimensione che genera sofferenza in molte coppie.
È importante, allora, riflettere su alcune strategie che si possono adottare per mantenere vivo e forte il legame affettivo nonostante la distanza.
L’amore non si dimostra solo quando si sta insieme 24 ore al giorno o quando tutto va bene e fila liscio. La prova dell’amore arriva quando c’è da gestire un conflitto o si è costretti a stare distanti.
Le nuove tecnologie possono certamente aiutare. I messaggi e le videochiamate sono mezzi straordinari con cui poter stare insieme,abbracciarsi con gli occhi, toccarsi con l’anima, parlarsi, osservarsi, interagire, ridere e condividere momenti comuni.
Grazie alle videochiamate le giornate diventano meno pesanti e si possono comunque condividere momenti di complicità e vicinanza.
Tuttavia, c’è qualcosa di più importante dell’essere sempre connessi che è la fiducia. Questo significa che possono passare anche tre o quattro ore, se non un’intera giornata, senza che arrivi un messaggio, e la relazione non ne risente.
Amare non significa stare sempre insieme rimanendo connessi per l’intera giornata. L’amore si dimostra anche nell’assenza “fertile”, quell’assenza che genera desiderio e voglia di ritrovarsi.
L’amore, ricordiamolo, si nutre d’assenza e non di presenza soffocante.
Il coronavirus può darci la possibilità di lasciare al partner più spazi per poter gestire meglio il suo tempo. Questo non intacca minimamente l’amore, nè gli impegni di coppia e i progetti futuri.
La distanza diventa difficile da sopportare quando la relazione è simbiotica e soffocante, quando si innesca tra i partners una forte dipendenza emotivo-affettiva. In questo caso, la mancanza di contatto fisico diventa “necrofora”, perciò spaventa e disorienta.
L’attuale pandemia sta imponendo a tutti noi un feroce esercizio di sopravvivenza. E stanno emergendo tante difficoltà latenti e problemi che vivevano nascosti dietro alla coltre dell’abitudine o alla mancanza di tempo che gli impediva di venir fuori.
Ieri nella nostra “Tisana per l’Anima” abbiamo approfondito alcuni atteggiamenti importanti per ridurre il dolore emotivo del presente e avere speranza nel futuro che ci attende.
Impariamo a parlare con il nostro partner di tutto ciò che sentiamo, delle nostre preoccupazioni e delle nostre paure. Non lasciamo mai da parte la reciprocità e ricordiamoci che amare significa avere cura e manifestare “attenzioni” per l’altro. Non dobbiamo far passare un giorno senza chiedere alla persona amata come sta e come sta vivendo questo momento.
Nel contesto attuale, l’umore tende a fluttuare durante la giornata e se l’entusiasmo ci accompagna al mattino, è possibile che a metà pomeriggio veniamo presi dall’angoscia. Condividere questi momenti con il partner è fondamentale sia per nutrire noi stessi che la relazione.
Vivere questa balorda e inaspettata situazione ci sta permettendo, in fondo, di conoscere ancora meglio le persone che amiamo. È nei momenti difficili che viene fuori chi siamo veramente, i nostri valori, gli affetti, le priorità, le intenzioni e la nostra vera personalità.
“In tempora cinae omnia strunza natant”, dicevano i latini… “in tempo di piena tutti gli stronzi vengono a galla!”
Può essere difficile, e non c’è dubbio che l’amore vissuto in questa stagione può vivere forti momenti di pesantezza, ma nonostante ciò, siamo chiamati a tirar fuori le nostre parti migliori e manifestare il grado di maturità e saggezza raggiunto.
È il momento dell’epifania personale e relazionale, della piena manifestazione di ciò che siamo realmente nel profondo e di come sappiamo gestire l’amore.
Tiriamo fuori l’anima allora, miei cari amici, e mettiamola in scena serenamente e liberamente, con le sue paure e le sue angosce, con le sue paturnie e preoccupazioni, con le sue ansie e le sue grandi speranze… e condividiamo tutto di noi, ciò che siamo e che speriamo, ciò che temiamo e ciò che più desideriamo e amiamo!
Tratto dal post Facebook del Dott. Carmelo Impera

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