Lamin Ceesay, aggredito a Pachino solo perchè nero. Il titolare della gelateria: “E’ un ragazzo fantastico”

Un gambiano di 21 anni, Lamin Ceesay, che lavora in un bar-gelateria a Marzamemi è stato aggredito e picchiato selvaggiamente da cinque uomini ieri a Pachino, dove vive. La vittima ha presentato denuncia e indagini sono in corso per chiarire la dinamica dell’aggressione che potrebbe essere a sfondo razziale. Il titolare della gelateria, Peppe Flamingo, in un post su Facebook scrive: “Uno dei nostri preziosi collaboratori è stato brutalmente aggredito a Pachino da 5 vigliacchi in branco provocandogli anche delle ferite importanti.

La cosa schifosa è che hanno aggredito un ragazzo fantastico come Lamin Ceesay che è di una bontà infinita e che tra le altre cose a soli 21 anni si ritrova da solo e lontano migliaia di chilometri dalla sua famiglia biologica. Ma la verità è che Lamin non è solo, e voglio usare la pagina ufficiale per dire che toccare Lamin è come toccare tutti noi della famiglia Don Peppinu, e lo dimostreremo mettendo a disposizione di Lamin il nostro ufficio legale per costituirsi parte civile nel futuro processo penale a carico di questi 5 gentiluomini”.

“Processo – conclude – che ovviamente ci sarà visto che Lamin ha sporto denuncia presso le autorità competenti”. “Prima hanno cominciato a insultarmi dall’automobile. Poi mi hanno inseguito e hanno iniziato a picchiarmi tutto per il colore della mia pelle”. Lamin Ceesay, 21 anni, originario del Gambia, non si capacita di ciò che è avvenuto ieri mentre tornava a casa a Pachino, nel Siracusano. Era bordo del suo motorino di rientro dal lavoro, nella gelateria Don Peppinu di Marzamemi, quando in pochi minuti ha subito un brutale pestaggio. In cinque lo hanno circondato: insulti, parolacce, calci e pugni. Gli hanno strappato il casco e lo hanno picchiato anche con quello provocandogli una ferita alla testa e rompendogli anche gli occhiali ed un powerbank.

Preferisce non ricordare le frasi e gli insulti che gli hanno rivolto: “Ancora adesso non capisco, sinceramente, cosa sia successo. Alcune persone guardavano, poi quando mi hanno visto insanguinato hanno urlato nei confronti dei miei aggressori che sono fuggiti via. Mi sono difeso”. Lamin ha presentato una denuncia ai carabinieri. Non è il primo pestaggio che avviene a Pachino. Anche un altro suo amico conferma di essere stato vittima di insulti per il colore della pelle. ?Lamin è arrivato in Italia il 25 giugno del 2017 soccorso nel mar Mediterraneo dalla nave della Ong spagnola Open Arms: “Avevo quindici anni, non è stato facile. Ero stato in prigione in Libia, picchiato e torturato, e poi sono riuscito a fuggire”. Ed in Italia, a Modica, è stato accolto: “Prima la scuola per ottenere il diploma e poi la scuola professionale Euroform per la qualifica di alimentarista”.

“E’ stato il suo insegnante a segnalarmelo – spiega Peppe Flamingo, titolare della gelateria -. Lo abbiamo provato ed immediatamente assunto perché ci siamo accorti delle sue capacità. E’ di una bravura indescrivibile e il prossimo anno è destinato a diventare manager della gelateria”. Lamin, scappato dal Gambia dove ha lasciato la sua famiglia, spera di poter far venire i suoi familiari in Italia. “Per il momento non è possibile ma in futuro spero di farla venire qui con me” dice.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it