L’addio a mons. Calì con una semplice bara in legno. Il vescovo La Placa: “E’ stato padre spirituale di tanti vittoriesi”

di Francesca Cabibbo – La bara in semplice legno e un tappeto di fiori davanti all’altare della basilica di San Giovanni, e poi il vescovo monsignor Giuseppe La Placa e tutto il presbiterio della diocesi. Al suo fianco il vescovo di Caltanissetta, monsignor Mario Russotto, originario di Vittoria e che negli anni giovanili ha maturato la sua vocazione sacerdotale sotto la guida di monsignor Giuseppe Calì. L’arcivescovo emerito di Agrigento, monsignor Carmelo Ferraro, ha fatto arrivare il suo messaggio alla diocesi e alla famiglia.

La città di Vittoria ha salutato per l’ultima volta il sacerdote che, per 25 anni, è stato arciprete e parroco della basilica di San Giovanni.

Nell’omelia, il vescovo La Placa ha ricordato la figura di Calì, la «ricchezza della sua vita sacerdotale vissuta come dono e nel servizio concreto ai fratelli». Il vescovo ha aggiunto: «Quella di padre Calì e stata una esistenza vissuta per amore. Ha vissuto una fede essenziale, concreta, coerente. 

Generazioni di vittoriosi che lo hanno avuto come maestro e come amico. Era uno degli apostoli di Vittoria, come lo ha definito monsignor Carmelo Ferraro, un prete che ha vissuto tra la gente, disponibile a tutte le ore. Aveva un animo generoso, non diceva mai di no a nessuno e si sacrificava per tutti»

La Placa ha ricordato «la sua prima esperienza nella zona denominato Chiusa Inferno, o “zona rossa”».

Erano gli anni della guerra fredda, dei forti conflitti politici. Padre Calì si calò nell’identità della città di Vittoria e seppe essere amico e padre spirituale per tanti. Personaggio dallo spirito vivace, dalla battuta sempre pronta, fu amato e criticato.

La bara portata a spalla dai confratelli sacerdoti ha lasciato le navate della chiesa accompagnato dal canto e salutata da un lungo applauso.

In Chiesa c’erano il sindaco, Francesco Aiello, con la giunta, la presidente del consiglio comunale Concetta Fiore, il senatore Salvo Sallemi, il deputato regionale Giorgio Assenza, numerosi consiglieri comunali, l’ex sindaco Giuseppe Nicosia.

Con padre Calì si chiude un’era della storia di Vittoria. A quasi 96 anni l’arciprete che ha segnato un’epoca lascia la città e i suoi tanti amici.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it