Walter Morale, Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Ragusa, è stato eletto Presidente della Sezione Interregionale Campano-Siciliana della Società Italiana di Nefrologia (S.I.N.) per il prossimo triennio. L’elezione è avvenuta al termine di una consultazione elettorale online che ha coinvolto tutti i nefrologi delle due regioni, confermando la fiducia della comunità scientifica […]
L’ABUSO DI ALCOL TRA I GIOVANI
11 Gen 2014 19:33
L’abuso di alcol, insieme al consumo di droghe pesanti, è considerato una tra le
principali cause di morte tra i giovani, sia in modo diretto che indiretto. Gli effetti dell’alcool possono infatti spingere al suicidio, all’omicidio (in seguito a risse ed aggressioni per futili motivi), ad incidenti stradali.
Anzitutto chiariamo cosa si intende per ‘abuso’ di sostanze alcoliche, perché non sempre si ha su questo punto chiarezza di idee.
Per ‘abuso’ si intende il consumo di almeno cinque bicchieri di vino consecutivi (dove un bicchiere contiene circa 10 cl), una bottiglia o un boccale di birra (circa mezzo litro), un superalcolico servito in un piccolo bicchiere (circa 5 cl, la metà del classico bicchiere di vino) o in un cocktail. Un fenomeno in costante crescita dunque, dal quale non è esente il nostro Paese. In Italia, ci dice un recente studio dell’Eurispes, si bevono oggi circa 34 milioni di ettolitri di vino, 14 milioni di ettolitri di birra, 23 milioni di litri di grappa e 58 milioni di litri di superalcolici (whiskey, gin ecc.).
La preoccupazione: è che questi barili di alcool non vengono consumati da vecchi ubriaconi all’osteria, tanto per passare il tempo, come accadeva in Italia fino a mezzo secolo fa, ma da giovani spesso adolescenti,che già a 12-13 anni sperimentano l’alcool e le sue conseguenze.
L’alcol uccide brutalmente negli incidenti un giovane su 4 tra i 15 e i 29 anni, uccide nella violenza e nei suicidi che provoca. Uccide inoltre lentamente con le degradazioni fisiche, mentali e sociali che comporta.
Ma perchè i giovani fanno abuso di alcool? Ragazzi sempre più giovani finiscono nell’abisso dell’alcol per conformarsi con i ragazzi di oggi che vogliono sentirsi liberi e stordirsi. Attratti dallo sballo, dalla voglia di sentirsi emancipati e dimenticare ci si ubriaca perché questa purtroppo è la realtà di oggi. Aumentano il consumo dell’alcol e di sostanze stupefacenti ed è allarme soprattutto nei locali. Si esce per divertirsi e per farlo si deve per forza bere fino ad ubriacarsi “altrimenti che gusto c’è?”
Questo è ciò che i giovani pensano. Non ci si rende conto che si finisce per essere alcolizzati e che il fegato e la salute ne subiscono gravi conseguenze. Questa è la strada verso la dipendenza da alcol. Secondo i dati Istat “si inizia a bere a 11 anni, Dal 1998 al 2007 il consumo di alcol fuori pasto notevolmente aumentato,molte ragazze per seguire diete ferree, devono soltanto senza mangiare. Si teme per la salute dei giovani. Le donne aumentano sempre più e gli uomini in egual misura ma entrambi non hanno limiti né rispetto per la propria salute. Il benessere lo trovano nell’alcol perché per i giovani questo è il divertimento, perciò chi vorrebbe farne a meno si deve adattare bevendo per essere conformi al gruppo, per non sentirsi sfigati e al contrario per sentirsi forti e capaci in tutto. Ancora, secondo i dati Istat il 7 per cento tra i 14 e i 17 anni ammette di bere alcolici almeno una volta la settimana. Sono molto di più quelli che lo negano. Si giustificano affermando: “tanto bevo giusto il fine settimana, che male può farmi?” Invece questa è la strada che porta alla dipendenza.. L’organizzazione mondiale per la sanità (OMS) ha chiaramente affermato che al di sotto dei sedici anni il sistema nervoso centrale non è in grado di metabolizzare l’alcol poiché queste sostanze sono tossiche e cancerogene perciò c’è allarmismo. Si teme ancora di più per il futuro degli adolescenti quando si guardano i dati che confermano al primo posto gli italiani nella classifica mondiale di giovani alcolizzati. E’ preoccupato il Ministero della Salute che da l’allarme e predispone determinati orari nei locali a forte tendenza per le distrazioni come le discoteche e i pub. Fa ancora scalpore sentire che giovanissimi entrano in questo mondo e col tempo durante la fase della loro crescita, divengono dipendenti distruggendo il sistema nervoso centrale e il fegato.
Ci sono molti modi per divertirsi e non si arriva per forza a conseguenze tragiche. Un bicchiere al giorno di vino non fa male anzi fa bene alla circolazione,aiuta la digestione e abbassa il colesterolo: insomma bere con moderazione non fa male,crea uno stato di convivialità, dello stare bene insieme,di amicizia.
a dosi giuste, il bicchiere di vino “buono” può anche aiutare nella prevenzione ed è stato provato da numerose ricerche scientifiche. Soprattutto se si tratta di vino rosso. Tra i più potenti antiossidanti ci sono i polifenoli. Questa sostanza consente al vino di possedere la capacità, se assunto con regolarità e moderazione, di prevenire alcune forme di tumore.
Quindi impariamo a bere, oppure riprendiamo il gusto nostri vecchi nonni: per il palato e per la salute.
I.I.S.S “Giovanni XXIII – Cosentino Marsala
Classe 1BS Indirizzo Odontotecnico
Voti Manuel
Giuseppe De vita
Emanuele Salvatore Canino
Ref proff
Angileri Maria
Cudia Clara
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