Un servizio, il Centro di Pronta Accoglienza, che nascerà al servizio di tutto il territorio ibleo e che l’Asp di Ragusa ha individuato in uno dei padiglioni dell’ospedale Busacca. L’argomento è stato affrontato ed approfondito in consiglio comunale alla presenza direttore generale Pino Drago, della direttrice sanitaria Sara Lanza e del responsabile del Sert Giuseppe […]
La violenza dei giovani è il fallimento dei grandi
22 Nov 2025 06:15
La storia del 22enne studente della Bocconi massacrato da cinque giovani a Milano, il 26 ottobre scorso, durante una brutale rapina per un bottino di 50 euro, ha scosso in modo particolare l’opinione pubblica iblea in quanto subito dopo gli arresti degli aggressori è emerso che la famiglia della vittima è originaria di Ragusa. Ieri, interrogati dal gip, è trapelato che alcuni dei cinque – due 18enni e tre 17enni, tutti della zona di Monza – si sono detti “dispiaciuti”.
Fino a qualche giorno fa, ricordano le intercettazioni, la maggior parte di essi non mostravano turbamento né pentimento per ciò che avevano compiuto. Anzi! Lo studente universitario è ancora in rianimazione “e non sappiamo ancora come uscirà dall’ospedale. Fortunatamente è vivo, poteva andare molto peggio, ma si troverà a gestire senza colpa una vita difficile”, ha detto sempre ieri il direttore della pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli, nel quale il giovane è stato operato più volte nelle ultime settimane.
L’attenzione si è spostata sul problema della sicurezza a Milano, prima provincia in Italia per numero di reati denunciati rispetto al numero di abitanti. La Milano dei ricchi, la città “più europea del Paese”, dove è inutile avere un’auto tant’è l’efficienza del sistema pubblico dei trasporti, la metropoli dei “week”, dalla moda all’arredamento, capace di attrarre nuovi abitanti da tutti i Continenti, da diverso tempo non riesce a contenere i drammi sociali che si celano in tutto il territorio, compresi quelli che riempiono le pagine di cronaca degli organi di informazione. Soltanto tra quella sera e la seguente notte, a Milano ci sono stati sette accoltellamenti.
Il papà della vittima in tv ha parlato della difficoltà di vivere in queste condizioni. Le sue affermazioni, piene di giustificata rabbia, fanno a pugni con l’ultima classifica di Italia Oggi che appena pochi giorni fa ha assegnato a Milano il primo posto per qualità della vita (Ragusa 78esima). E, vedrete, tra poche settimane Milano sarà sempre tra le prime anche nell’analoga classifica del Sole 24 Ore.
Ma il problema della sicurezza è ormai ovunque: avete visto quanti reati si consumano, ogni giorno, anche nella nostra provincia?
Senza dover essere esperti in chissà quale campo, è chiaro a tutti che la società vive un momento negativo, dal quale non si riesce a uscire. Cellulari e social, che un tempo ci hanno avvicinato, adesso ci stanno allontanando l’un dall’altro. Quarantuno guerre mietono vittime e distruzione in un mondo che ci appare lontano, ma dove non ci sono guerre si cela la giungla urbana. I giovani sono, al tempo stesso, vittime e carnefici.
Ultime notizie, al riguardo: a Messina alcune adolescenti sono entrate in una scuola e hanno teso un agguato a una coetanea, prendendola a pugni e schiaffi. A Palermo ci sono ragazzi che affittano armi da fuoco dalla malavita per andare in discoteca.
A Latina sono sotto indagine per istigazione al suicidio quattro compagni di scuola di un ragazzo che si è impiccato dopo essere stato bullizzato. A Verona un ragazzo di 19 anni è finito in manette per aver aggredito il buttafuori di una discoteca che non voleva farlo entrare. A Carini (Palermo) una discoteca è stata chiusa dalla questura per venti giorni a seguito delle risse tra giovani che avvenivano nel privé del locale. Potremmo continuare fino alla mega tentata truffa della prova d’ingresso alla facoltà di Medicina, l’altro ieri.
L’agenzia educatrice più antica sembra sulla strada del fallimento. Per varie concause, molto spesso la famiglia non riesce più a essere d’esempio per i propri figli o, addirittura, fornisce loro gli strumenti per cercare di farla franca. E da Milano a Ragusa non c’è classifica che tenga. Nel tempo del Black Friday, la voce “educazione” non compare sulla lista degli sconti.
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