La Sicilia si spopola: -41.585 residenti in un anno. Ma Ragusa se la cava ancora bene, qui la popolazione più giovane

Al 31 dicembre 2020, data di riferimento della terza edizione del Censimento permanente della popolazione, in Sicilia si contano 4.833.705 residenti. Al netto degli aggiustamenti statistici derivanti dalla nuova metodologia di calcolo, i dati censuari registrano, rispetto all’edizione 2019, una riduzione di 41.585 unita’ nella regione. Il 59,7% della popolazione siciliana vive nelle province di Palermo, Catania e Messina, che ricoprono il 45,9% del territorio e dove si registrano i piu’ elevati valori di densita’ di popolazione. Tra il 2019 e il 2020 la popolazione aumenta nella sola provincia di Catania, che registra un incremento di +1.455 unita’ (+0,1%). Diminuisce invece nel resto della regione, con perdite massime nelle province di Palermo (-14.169 unita’, -1,2%), Messina (-9.907, -1,6%) e Agrigento (-7.307, -1,7%).

Tra il 2019 e il 2020 solo 59 dei 390 comuni siciliani non hanno subito perdite di popolazione e tra questi si contano solamente due capoluoghi di provincia (Catania e Ragusa, che fanno registrare il massimo incremento comunale in regione, rispettivamente +4.090 e +1.141 unita’). Sono invece 331 i comuni dove la popolazione diminuisce, con perdite piu’ consistenti a Palermo (-9.537) e Messina (-5.095). Il decremento della popolazione straniera ha amplificato il declino ascrivibile principalmente al deficit di ‘sostituzione naturale’ tra nati e morti (saldo naturale). Questa tendenza alla decrescita demografica e’ stata ulteriormente rafforzata dalla pandemia da Covid-19. L’eccesso di decessi, direttamente o indirettamente riferibile alla pandemia, ha comportato in Sicilia l’incremento del tasso di mortalita’ da 10,7 del 2019 a 11,4 per mille nel 2020, con il picco di 13,1 per mille a Enna.

Sulla natalita’ gli effetti sono meno immediati e il calo delle nascite, registrato anche nel 2020, e’ riconducibile soprattutto a fattori pregressi, come la sistematica riduzione della popolazione in eta’ feconda, la posticipazione nel progetto genitoriale e il clima di incertezza per il futuro. Tra il 2019 e il 2020 il tasso di natalita’ e’ sceso da 7,9 a 7,7 per mille, con un calo piu’ accentuato nella provincia di Palermo (da 8,5 a 8,2 per mille).

SE L’ISOLA E’ DONNA E PIU’ GIOVANE

La prevalenza della componente femminile nella struttura per genere della popolazione residente si conferma anche nel 2020. Le donne, infatti, rappresentano il 51,5% del totale e superano gli uomini di 140 mila unita’. La popolazione siciliana presenta, nel 2020, una struttura per eta’ sensibilmente piu’ giovane rispetto al resto del Paese, come emerge dal profilo delle piramidi di eta’. L’eta’ media, di poco piu’ alta rispetto al 2019, e’ di 44,2 anni contro 45,4 della media nazionale.

A livello provinciale, Catania e Ragusa presentano la struttura demografica piu’ giovane, con un’eta’ media di 43,3 anni e l’indice di vecchiaia inferiore a 150 (143,9 a Catania e 147,6 a Ragusa). All’opposto, le province di Messina e Enna hanno strutture demografiche piu’ invecchiate, in cui l’eta’ media supera i 45 anni e ci sono piu’ di 190 persone con eta’ superiore a 65 anni ogni 100 ragazzi tra 0 e 14 anni (indice di vecchiaia).

STRANIERI

la popolazione straniera della Sicilia ammonta a 186.195 residenti, con una riduzione di 3.518 unita’ (-1,9%) rispetto al Censimento 2019. Palermo e Catania sono le province con il maggior numero di cittadini stranieri (oltre 34 mila) mentre nella provincia di Enna si registra il valore piu’ basso, 3.714 (-8,6% rispetto al 2019).

Fonte: Agi

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