Caro voli, per Capodanno conviene andare a Londra anziché a Comiso. Schifani: “Ci battiamo per fermare questo scandalo”

Fra poco è Capodanno. Se uno volesse concedersi una breve vacanza volando da Roma o da Milano, gli converrebbe andare a Londra o in qualsiasi altra meta della Gran Bretagna anziché godersi il sole e il mare della Sicilia meridionale, puntando sullo scalo di Comiso.

Una storia risaputa: le lunghe vacanze tra la fine di dicembre e la prima settimana di gennaio fanno lievitare i prezzi dei voli, dapprima per la Sicilia, poi per il rientro in sede dalla stessa Isola. Ne sanno qualcosa i tanti pendolari, per studio o per lavoro, con conseguenze anche per una fetta di turisti.
Le tariffe possono variare a seconda delle disponibilità al momento della prenotazione. Più si prenota a ridosso del viaggio, più i biglietti aerei diventano inaccessibili a molte persone. C’è stato chi, come l’influencer Stefano Maiolica, noto come “Un terrone a Milano”, si è organizzato attivando il progetto AttraversaTaM, con il quale sono stati concessi biglietti speciali in bus, completamente gratuiti, a 130 fuorisede per tornare a casa a Natale, al Sud.

Lo scalo aereo ragusano segue le inevitabili leggi di mercato. Così se oggi decidessimo di prendere un volo diretto dalla capitale per trascorrere qualche giorno nel sud-est siciliano, sapremmo che al netto degli altri costi converrebbe andare altrove. Un Roma-Comiso con andata il 30 dicembre e ritorno il 3 gennaio costa 309 euro, che si riducono a 195 euro se decidessimo di prendere il volo di andata nella giornata di Capodanno.

Da Milano prezzi ancora più alti. Malpensa-Comiso del 30 dicembre a 175,56 euro, ritorno il 4 gennaio (il 3 nessun volo) a 137,49 euro. Totale a/r: 313,05 €.
Nella giornata dell’Epifania il massimo del costo del biglietto Comiso-Malpensa: 232,09 euro. L’alternativa di lunedì 9 gennaio, già di per sé scomoda per chi lavora, è di 163,99 euro.

Le opzioni per risparmiare sui voli diretti? Tante! Nel periodo 30 dicembre-3 gennaio, da Roma si va a Londra e in tutto il Regno Unito, Scozia compresa, a partire da 138 euro; più conveniente viaggiare anche per le destinazioni in Romania, Francia, Albania, Polonia, Bulgaria, Ungheria, Israele, Spagna, Germania, Repubblica Ceca e Austria. Avendo sempre l’aeroporto “Pio La Torre” come riferimento, dalla capitale risulta più caro viaggiare verso Malta, Belgio, Svizzera, Olanda, Svezia, Portogallo, Turchia, Lussemburgo, Algeria, Tunisia, Irlanda, Lettonia, Finlandia, Grecia, Marocco, Croazia, Danimarca ed Egitto, considerando soltanto le mete più vicine.

Da Milano (aeroporti di Malpensa e Bergamo) a Comiso e ritorno, nel periodo 30 dicembre-3 gennaio risulta meno caro volare per Romania, Danimarca, Lussemburgo, Regno Unito e Croazia. Più care tutte le altre destinazioni.

Stamane nell’aeroporto di Catania il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, rispondendo alle domande dei giornalisti sul caro-voli da e per la Sicilia a margine della premiazione del 10milionesimo passeggero del 2022 dello scalo aereo, ha dichiarato:”Ci stiamo battendo. Mi pare che i primi risultati si vedano. L’Antitrust ha acceso i fari e già questo è un grande risultato. Era una situazione inaccettabile. Abbiamo segnalato questo fatto. Ci spiace che una società pubblica come Ita abbia potuto fare un cartello con un altro socio privato. Poi saranno le autorità preposte a fare questa valutazione. Noi continueremo naturalmente a batterci per eliminare questo scandalo e per fare in modo che altri vettori seguano per tratte Catania – Roma e Palermo – Roma. A noi interessa la valutazione da parte dei cittadini – ha concluso Schifani – e che possano accedere alla loro terra con un prezzo umano non con dei prezzi disumani. Questo si attiva da un lato denunciando le anomalie e dall’altro aumentando il numero dei vettori. Pochi vettori Palermo – Roma Catania – Roma. mi sono chiesto il perché. Noi ci stiamo attivando perché i vettori aumentino”.

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