LA RACCOLTA DIFFERENZIATA A RAGUSA (ERA) AVVENTURA PER CORAGGIOSI

Il Comitato di redazione di Ragusa Oggi ha deciso che l’articolo di Hicsuntleones sull’orario di ritiro delle “immondizie differenziate” scritto e purtroppo non pubblicato in tempo utile prima della seconda ordinanza del sindaco di Ragusa dovremmo pubblicarlo lo stesso anche se postumo in quanto in esso ci sono tutti gli elementi utili per capire come la decisione del primo cittadino sia da ritenere più giusta della prima quando l’orario di conferimento era stato indicasto alle 22. A leggere ora l’articolo appare ingigantito il disagio dei cittadini alla luce di quanto scritto con simpatica ironia dal predetto collega Hicsuntleones. Si chiede quindi al nostro direttore responsabile di pubblicare egualmente il servizio che secondo noi la dice lunga di come si fa una critica serrata ma corretta, pungente ma intelligente, tale da incidere enormemente nelle scelte di una pubblica amministrazione. Ecco il “vecchio” servizio:

 

 

Mia madre di ottanta anni e mio padre di ottantanove, non possono uscire alle ore 22 (in italiano sarebbero le dieci di sera), per andare a sistemare i sacchi o i bidoni della monnezza (in italiano sarebbe la raccolta differenziata).

In compenso – soffrendo entrambi di insonnia – potranno andare a fare il loro dovere di cittadini della civilissima città di Ragusa poco prima delle 4,30 del mattino (nel volantino distribuito dal Comune di Ragusa e dalla Impresa Busso che cura la nettezza urbana, è scritto proprio cosi: “dalle ore 22 fino alle ore 4,30 del mattino”, con un – credo – involontario senso dell’umorismo che non sapevamo allignasse presso i nostri solerti amministratori, finora bravi soprattutto ad aumentare in maniera esagerata i tributi locali, in italiano le tasse).

Fossi l’assessore Addario, professionista serio e di valore (e verrebbe voglia di chiedergli il perché abbia deciso di fare politica, e a questi livelli), darei un incarico (magari a qualche società seria e di livello, e non ai soliti “tuttologi”) per verificare quanti cittadini vadano effettivamente a sistemare davanti le loro porte sacchi e bidoni dalle 22 alle 4,30. Sarebbe curioso non soltanto verificarne il numero, quindi la percentuale sul totale degli “avente dovere” (ricordo che la raccolta differenziata dei rifiuti urbani non è – almeno per il momento – obbligatoria in tutta la città), ma anche e soprattutto sarebbe interessante – e divertente – verificare la loro faccia, sempre ammesso che si riesca a vedere la faccia di un ragusano che a novembre, intorno alle dieci della sera, non abbia colbacco e sciarpa per andare a sistemare sacchetti o bidoncini.

Quella della nettezza urbana di Ragusa non è tanto un problema igienico, e nemmeno di organizzazione del lavoro. È piuttosto un problema psicologico, se non neurologico: non si capisce, infatti, il perché la città più pulita del Meridione d’Italia (solo qualche anno fa) sia diventata sporca, con un servizio cervellotico che non necessitava certo questa altra ancora più cervellotica decisone dell’orario, secondo noi folle.

Ovviamente immaginiamo che una motivazione ci sia, un ragionamento sia stato fatto per arrivare alla decisione di trasformare i ragusani in banditi che nelle tenebre si sbarazzano furtivamente della loro monnezza. Ma a noi interessa una qualità della vita la migliore possibile, e riteniamo che se anche dovessero esserci seri motivi per giungere a certe decisioni tecnico-amministrative, non riteniamo giusto che mia madre esca di casa alle dieci di sera per deporre il suo sacchettino con l’umido. Vorrà dire che, nonostante il suo altissimo senso civico, e lo stesso vale per mio padre (tant’è che io sono – per evidente contrappasso generazionale – del tutto sfornito di senso civico, e i miei fratelli peggio, chè anzi sono sempre sulla soglia dell’illegalità sperando non sforino mai), saranno costretti a diventare criminali, depositando il bidoncino fuori orario e andando incontro alla “sanzione amministrativa” della quale si fa cenno nel volantino distribuito da Busso e Comune.

Per non fare perdere tempo all’amministrazione, siamo disposti a fornire – su richiesta dell’assessore – anche l’indirizzo dei pericolosi fuorilegge.

 

 

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