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LA PUBBLICITÀ RISPECCHIA O INFLUENZA IL COSTUME?
26 Apr 2016 07:22
Barilla da qualche mese a questa parte ci informa, tramite la pubblicità in TV, che le sue tagliatelle, i suoi spaghetti , i suoi fusilli, sono più buoni di prima e sin qui nulla da eccepire.
Quello che non si riesce a capire da un’azienda il cui titolare è stato attaccato qualche anno fa perché si è dichiarato a favore della famiglia tradizionale, è questo nuovo messaggio pubblicitario affidato ad un grande attore come Pierfrancesco Favino.
C’è un padre che va su e giù con un Tir per consegnare i nuovi prodotti Barilla e una ragazzina che resta sola a casa e si arrangia come può per preparare la pasta e, ovviamente, ricorre ai sughi pronti Barilla cercando di non farlo capire al papà.
Onde evitare qualsiasi riferimento alla famiglia tradizionale, che si riunisce, per mangiare, attorno ad una tavola, quando papà e figlia sono insieme mangiano sul divano, tenendo i piatti in mano. Se ci fosse una mamma, apriti cielo, non ci si potrebbe permettere di mangiare sul divano, rischiando di rovinarlo!
Ogni tanto è il papà a buttar giù la pasta, ma solo perché la ragazzina è depressa per un insuccesso nella disciplina sportiva che pratica.
La mamma non esiste in questa campagna pubblicitaria e quando il papà la nomina è solo per chiedere alla figlia se le ha detto che ha imparato a cucinare.
La pubblicità non è mai neutra: vuole rispecchiare il costume ? vuole trasmettere un messaggio?
Questa pubblicità in particolare ci vuole, forse, presentare una famiglia in cui i genitori sono divorziati e la figlia è stata affidata al papà che, però, fa il camionista e non c’è quasi mai?
Perché ci presenta una bambina che alla sua età avrebbe il diritto di andare a scuola, studiare e giocare e, invece, deve sostituirsi alla mamma per cucinare?
Una bambina sfortunata che, però, si affligge solo per un insuccesso sportivo.
In poche parole cosa ci vuole dire la Barilla con questa campagna pubblicitaria che, tutto sommato, le mamme non sono proprio necessarie, anzi son un po’ rompiscatole, senza di loro ci si può arrangiare lo stesso?
Sarà ma a noi quella casa, quella famiglia, composta solo da un papà, quasi sempre assente e da una bambina sola, ci dà tanta tristezza.
Laura Barone
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