La psicologia salverà il mondo? A Ragusa siamo avanti

La rubrica dello psicologo, a cura di Cesare Ammendola

Eppur si muove. Qualcosa. Prima fu il bonus psicologico, già andato a ruba, a testimoniare il malessere e il bisogno pervasivo e universale di aiuto che stringe il nostro Paese. Ora una nuova meritoria iniziativa. Il ministro dell’Istruzione e il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi hanno firmato negli scorsi giorni un protocollo (triennale) inteso a supportare il mondo della scuola nelle azioni rivolte alla promozione del benessere e alla prevenzione del disagio psicologico (visto in tutte le molteplici declinazioni). Destinatari innanzitutto gli studenti, le famiglie, i docenti. 

Troppi episodi di violenza e bullismo hanno coinvolto i più giovani. Il ministro ha spiegato: “Ci prendiamo a cuore il benessere psicologico dei nostri giovani con un’azione che coinvolge oggi anche l’Ordine degli Psicologi per aiutare gli studenti a superare fragilità e per favorire il loro successo formativo”. 

Il controcanto del presidente  del CNOP (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi):

“Quello stipulato oggi è un protocollo di vasta portata che va incontro alla necessità di una visione di sistema che attraverso la psicologia scolastica si occupi della prevenzione e della promozione delle risorse psicologiche dei nostri giovani, per intercettare precocemente le potenziali situazioni di disagio”. 

E soggiunge: 

“Oggi riprendiamo un percorso concreto per l’inserimento della consulenza psicologica nella scuola a servizio di tutta la comunità scolastica, che è fortemente attesa in particolare dagli studenti e dalle famiglie”.

Ottimo. Sono i primi passi. Chissà se fuori dalla Sicilia sanno che da più di trent’anni Ragusa si preoccupa in modo concreto, continuo e strutturale della prevenzione del disagio psico-sociale ed educativo anche nelle scuole.

Nel caso, vorrei dirglielo.

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