È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA RAGUSANO PER MALTRATTAMENTI E VIOLENZA PRIVATA
27 Giu 2014 08:43
Proseguono i controlli del territorio della Polizia di Stato e gli interventi sulle chiamate al numero di emergenza 113.
Nella giornata di ieri, un uomo ragusano O.G., 49enne, incensurato, è stato denunciato in stato di libertà dagli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per maltrattamenti in famiglia e violenza privata, reati consumati ai danni della ex moglie P.D., vittoriese di 42 anni.
A seguito dei continui maltrattamenti fatti di prevaricazioni e limitazioni anche della propria libertà subiti dal marito, infatti, la donna decideva di avviare le pratiche per la separazione coniugale dal marito con cui aveva contratto matrimonio nel settembre 2009, andando via da casa per rifugiarsi presso la propria famiglia di origine.
Causa scatenante del fatto che l’uomo decideva di svuotare casa da tutti i monili e suppellettili appartenuti alla moglie, lasciando così la donna, ed il figlio minore, senza soldi e senza alcun supporto.
Alla richiesta della signora di poter fruire della casa adibita ad abitazione comune, anche per la presenza del bambino di pochi anni, l’uomo esperiva una serie di soprusi e stratagemmi, facendo ostruzionismo: l’ultimo dei quali verificatosi proprio nel pomeriggio di ieri allorquando la donna, recatasi nell’abitazione comune di viale Europa, a Ragusa, trovava affisso un cartello al portone di ingresso ove il O.G. comunicava – praticamente a tutti – che a causa di “continue asportazioni di beni dalla casa” il medesimo si era visto costretto a cambiare le serrature dell’immobile e dell’autorimessa, ivi compreso il codice di allarme dell’appartamento.
L’avviso affisso concludeva con l’avvertimento che in caso di necessità la donna non avrebbe dovuto far altro che chiamare il marito al cellulare ed il medesimo sarebbe andato “ad aprire”.
Fatta la prova, la signora si vedeva rispondere che lo stesso si trovava a lavoro e che pertanto non aveva tempo, l’avrebbe richiamata.
Gli uomini della Squadra Volante, intervenuti su richiesta della donna che telefonava al 113, riuscivano a contattare l’uomo il quale, una volta sui luoghi consentiva alla donna di fare ingresso dentro l’appartamento per prelevare, alla presenza della Polizia, i propri effetti personali.
Alla donna non rimaneva così che sporgere querela per i fatti sopra indicati.
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