LA PATRONA DELLE PARTORIENTI RITORNA A CASA

Dopo nove giorni di festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, i chiaramontani giorno 26 maggio alle ore 18.00, salutano e riportano  nella sua chiesetta immersa nella verde pineta il simulacro della Vergine. Suggestivo vedere questa Madonna portata a spalle, fare una lunga passeggiata tra i  verdi tornanti in compagnia dei propri fedeli. La festa fu istituita nel lontano 1700 organizzata dal popolo. Questa Madonna è invocata dalle partorienti, le quali tradizionalmente davano alla vergine ex-voto in cera a forma di mammelle. Si scelse di costruire una piccola edicola votiva, che nel 1616 vede la costruzione della chiesa con un piccolo eremo dedicato a nostra Signora di delle Grazie, così in alto rispetto alla posizione del paese come  protezione della fonte. L’acqua di questa fonte si incanalava fino  alla piazza Duomo, distrutta nel 1700.  Nel lontano 1577, si abbatte una forte pestilenza in tutta la Sicilia  orientale. Si racconta che i chiaramontani chiesero aiuto alla Madre e, così miracolosamente  nacque una sorgente d’acqua purissima dal fianco della montagna a est della città. Si racconta che in poco tempo la peste scomparve da Chiaramonte  Gulfi e la città fu salva. Poi bisognerà aspettare il 1645 quando lo scultore Cola Giovanni Maldotto  scolpirà il simulato marmoreo della Madonna. (Elisa Ragusa)

 

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