LA PAROLA ALLE URNE PER SCEGLIERE IL NUOVO SINDACO DI PALAZZO “ LA PIRA”

 Chiusa la campagna elettorale la parola passa ora alle urne. Dalle 8,00 alle 22,00 di domenica e dalle 7,00 alle 15,00 di lunedì, saranno gli elettori a decidere chi tra Luigi Ammatuna e Roberto Ammatuna succederà  al sindaco uscente Peppe Sulsenti. E lo faranno con l‘arma democratica del voto. Che deve rimanere segreto. Come per legge. E’ di ieri, a tal proposito, la notizia che l’entourage del candidato sindaco Luigi Ammatuna ha presentato alla Prefettura di Ragusa un esposto circa l’uso illegale del telefonino fatto abbondantemente al primo turno. I comizi finali di venerdì sera, seguitissimi, hanno messo il sigillo ad una campagna elettorale, non priva di polemiche e colpi di scena. Che, dal punto di vista umano e psicologico, non potranno non avere peso sulla scelta degli elettori. I quali, val la pena di ricordare, non sono numeri o soldatini di ferro. Alle 20,30 ha chiuso per il PD-PDL il candidato sindaco Roberto Ammatuna. Sostenuto al ballottaggio dall’accordo maturato negli ultimi giorni con Raffaele Monte (Udc) e Uccio Vindigni (Cantiere Popolare). Svanito, l’apparentamento tecnico, gli accordi ci sono stati ugualmente. Sul palco con Roberto Ammatuna gli assessori designati: Pino Asta, Uccio Agosta, Ignazio Ruffino, Agnello Modica Maria. Ed anche Raffaele Monte. Candidato sindaco al primo turno con l’Udc.  Che è intervenuto giustificando il significato della scelta maturata per “dare continuità all’idea di costruire un nuovo percorso amministrativo facendo sintesi con il più ampio progetto di Roberto Ammatuna”.

Alle 21,30 è stata la volta di Luigi Ammatuna. Sul podio con lui, assieme a  numerosi giovani, i componenti la squadra assessoriale: Francesco Gugliotta, Marco Sudano, Alessandro Maiolino, Rossella Smarrocchio. Luigi Ammatuna ha esordito facendo subito un distinguo: “Questa sera , finalmente, s’è fatta chiarezza. Io rappresento il centro sinistra, mentre Roberto Ammatuna sostenuto da Innocenzo Leontini, Nino Minardo, Raffaele Monte e Peppe Drago è il candidato del centrodestra.” A fine comizio i sostenitori di Luigi Ammatuna hanno distribuito copia del comunicato congiunto, datato 12 maggio 2012, sottoscritto tra le parti interessate dopo il primo turno. “I rappresentanti delle liste che sostengono i candidati sindaci ammessi al turno di ballottaggio – si legge nel documento – sottoscrivendo un patto tra galantuomini, riconoscono la fondamentale importanza di un confronto civile, fondato sulla proposta programmatica di governo della città per i prossimi cinque anni, e convengono di non procedere a nessun apparentamento per il turno di ballottaggio, con qualsivoglia altra ulteriore lista, rimandando all’esito di una campagna elettorale che veda protagoniste le due coalizioni e le rispettive proposte politiche già definite con le alleanze sottoscritte al primo turno”. Ma l’accordo è saltato. I due avversari si accusano reciprocamente. Come politica impone. A questo punto le parole non servono più. Da lunedì pomeriggio ci sarà da contare uno, più uno, più uno, fino al verdetto finale.

 

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