LA MUSICA NEL CUORE

 

Che cosa è la musica? Non mi voglio soffermare sul suo significato tecnico o sui suoi vari generi, ma voglio parlare del suo valore intrinseco. Voglio parlare della musica come linguaggio universale dell’umanità. Sono un musicista e compositore da diversi anni e ancora oggi, pur vivendo la musica nella sua essenza, non riesco a descrivere il vero significato di tale parola. Perché la musica è un mezzo di… di… beh la musica è tutto! È un modo per comunicare, per ricordare, per alienarsi, per sfogarsi, per viaggiare nell’immaginazione della mente che ogni giorno è assillata da quei pensieri scomodi che non ti fanno dormire la notte, che ti rendono triste e che condizionano il tuo essere. È come una di quelle matite con la gommina da cancellare all’estremità: nei momenti di gioia la usi dal lato della mina per scrivere le pagine più belle della tua vita e nei momenti di tristezza la giri per cancellare il mondo che ti ha deluso.

 

Come ho detto, sono anche un compositore e l’altro giorno, riascoltando i miei pezzi, mi sono accorto come ognuno di essi rappresenti un periodo preciso della mia vita e i relativi sentimenti. Allora, è vero, la musica è l’espressione dell’anima.

 

Uno scrittore britannico, Joseph Addison, ha detto: “La musica è il più grande bene che i mortali conoscano. È tutto ciò che del paradiso noi abbiamo quaggiù”. È così incredibile come con  solo dodici note, sistemate al posto giusto, si possano fare così tante cose. 

 

Prima di concludere, vi voglio consigliare il bellissimo film da cui ho preso spunto per il titolo. Parla di un orfano dallo straordinario talento musicale, che suona per le strade di New York  ed è alla continua ricerca dei suoi genitori che incontrerà soltanto alla fine del film. Parla di un tema delicato, il legame familiare, attraverso la musica, che è la colonna sonora della nostra vita. Mi ha particolarmente colpito una frase del protagonista: “La musica è sempre attorno a noi. Basta ascoltarla.”

 

E adesso chiudo quest’articolo confessandovi che sono riuscito a scriverlo, soltanto dopo aver messo nelle mie orecchie gli auricolari e acceso il lettore mp3.

 

Ah, dimenticavo: ora che avete letto quest’articolo, rileggetelo, ma stavolta con la vostra canzone preferita sparata nelle orecchie; la magia della musica ve lo farà leggere con un animo diverso.

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