LA MAGGIORANZA DI CENTRO DESTRA E’ INSENSIBILE AI BISOGNI COLLETTIVI

Nessuno (Presidente, Giunta e consiglieri di maggioranza della Provincia) può dire la colpa non è mia, se in bilancio non ci sono i fondi necessari per onorare gli impegni assunti con il Consorzio Universitario e con l’Università di Catania.

Pervicacemente, con coscienza e volontà, la maggioranza di centro destra, ad ogni livello e nessuno escluso, ha giocato e continua a giocare con l’Università, senza avere mai espresso almeno uno spunto di politica universitaria.

L’idea lungimirante del compianto Nunzio Leggio di rendere Ragusa sede di sapere per importare ed esportare conoscenze, saperi, dottrine, metodiche scientifiche, quale necessario volano di crescita complessiva, non solo economica, purtroppo si arena sulle sabbie del nulla.

Da troppo tempo, la maggioranza di centro-destra si dimostra del tutto indifferente ai bisogni veri di servizi della collettività che amministra, concentrata com’è esclusivamente a soddisfare i suoi bisogni di vetrine elettorali.

E così si assiste al gioco del “libera tutti”, con il quale l’ultimo che si pronuncia in merito “libera” tutti gli altri degli impegni, solo formalmente assunti.

Infatti prima il Presidente della Provincia, quale componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Universitario assume impegni economici per il mantenimento del sapere universitario in provincia, poi in uno alla sua Giunta inserisce nei vari atti di bilancio le somme da erogare al Consorzio per la gestione delle, oggi della, facoltà universitarie, ed infine ecco il “libera tutti”, i consiglieri di centro destra, tra i quali anche due fratelli di assessori provinciali, destinano le stesse somme, purtroppo come sempre, a feste e festini. E con il paradosso finale che gli unici a votare a favore del mantenimento delle destinazioni di bilancio in favore dell’Università restano i consiglieri di opposizione del Partito Democratico.

Il tutto senza che succeda nulla, senza che si apra una crisi politica, senza che il Presidente e/o i suoi assessori alzino la voce, senza che i deputati regionali e nazionale, numi tutelari di queste maggioranza, dicano e/o rilevino nulla: tutti invece appassionatamente presenti alle varie sagre, spettacoli, processioni e luminarie varie finanziate con le somme dell’Università!

E’ indubbio quindi che tutti, nessuno escluso, condividano la scelta scellerata di non investire sul futuro, sul “mondo che verrà”, sulla crescita della collettività e dei suoi giovani, ma sul misero oggi, fatto di pailletts e lustrini.

Perchè oggi questo gioco è giunto al capolinea e ciascuno dei protagonisti cerca di tirarsene fuori?

Perchè la coperta è diventata troppo corta, e finalmente emerge ciò che il Partito democratico ha sempre denunciato e stigmatizzato, e cioè che la maggioranza di centro-destra nel bilancio di previsione non ha mai predisposto la copertura integrale dei costi dei soli servizi che la Provincia è tenuta ad erogare, l’assistenza ai disabili e il funzionamento delle scuole superiori, al fine di poter utilizzare maggiori somme per il nulla (fiere, missioni all’estero, indeterminate ed indeterminabili iniziative promozionali, turistiche, sociali e culturali), rinviandone la copertura dei costi agli eventuali avanzi di amministrazione, dimostrando in tal modo, se ancora ce ne fosse bisogno, totale disattenzione per il mondo della scuola (edifici, docenti, studenti, e personale amministrativo).

Ora che l’avanzo si è ridotto e che si sono ridotti i trasferimenti ciò che resta a fine anno, dopo che le cicale hanno trionfato tutta l’estate, non è più sufficiente a coprire i costi dell’Università, della scuola e della assistenza ai disabili.

Il Partito Democratico si impegna, con le risorse disponibili, a trovare una equa soluzione a tale problema esclusivamente imputabile alla pochezza politico-progettuale della maggioranza di centro-destra oggi al governo della Provincia, ed a prevedere, nel prossimo futuro, l’integrale copertura delle spese doverose e degli impegni economici assunti per l’Università nel bilancio di previsione. Sempre che il centro-destra non lo impedisca!

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