LA LISTA DIPASQUALE IN “GUERRA” CON CALABRESE

«Calabrese ha perso il lume della ragione. Lancia accuse a casaccio e adesso insulta i consiglieri colleghi solo perché la pensano diversamente da lui».
Il gruppo consiliare della Lista Dipasquale Sindaco esprime grande preoccupazione nei confronti del consigliere Calabrese che, dicono i componenti: «non perde occasione per occupare il proprio tempo ad insultare sindaco, giunta e adesso anche consiglieri di maggioranza. La cosa più ridicola è che lo fa attraverso un vergognoso quanto inutile autoincensamento, pavoneggiando risultati raggiunti anche rispetto ad altri consiglieri. Qualcuno glielo dica che chi si loda si sbroda. Crediamo – aggiungono – che abbia perso il lume della ragione, almeno dal punto di vista politico. Cercare di mascherare e archiviare la scorsa sua trombatura alle elezioni regionali, è un tentativo che purtroppo gli riesce assolutamente male. E nemmeno tentare la strada dell’odio gli servirà a recuperare qualcosina in più per la prossima campagna elettorale. Adesso, in riferimento all’iniziativa sul Muos di domenica scorsa, parla di piazze piene e di gente in coda in attesa di ascoltare il suo verbo. Ma di quali piazze parla? In quale film l’ha visto? Domenica la gente era a Marina di Ragusa per passeggiare e non per vedere il solito trito e ritrito discorso del “noi siamo dalla parte del giusto, tutti gli altri sbagliano”. E nonostante il tema importante del Muos e la presenza di un autorevole candidato alla presidenza della Regione, i posti a sedere non superavano nemmeno i cento. Se fosse venuto lo scorso 3 giugno a Villa Dipasquale – dichiarano ancora i consiglieri – si sarebbe reso conto delle centinaia e centinaia di persone presenti in una domenica assolutamente estiva che invitava ad andare a mare piuttosto che in una convention politica. Calabrese la smetta di insultare, la smetta di dedicarsi alla cultura dell’odio e utilizzi il suo tempo, che è pagato profumatamente da questo Comune, in modo più costruttivo e positivo. Siamo preoccupati per la sua perdita di lucidità politica che non fa altro che alimentare la disaffezione dei cittadini nei confronti della politica. Questa  – concludono – è la malapolitica e il caro consigliere ne rappresenta la massima essenza».

Rosario Cintolo, Giovanni Di Mauro, Giuseppe Di Noia, Mario Galfo, Giannella Gurrieri, Massimo Occhipinti

 

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