LA LIBERTA’ DI STAMPA E’ UN DIRITTO ANCHE DELLA COLLETTIVITA’

Avendo appreso dalla stampa dell’intenzione dell’Asp di Ragusa di procedere con una formale querela contro i redattori del quindicinale “Il Clandestino” per aver pubblicato un’inchiesta, corredata da materiale fotografico e audiovisivo, sulle condizioni di degrado di un seminterrato dell’ala nuova dell’Ospedale Maggiore di Modica, mi sento di dover intervenire per invitarLa a rivedere questa decisione e a valutare la possibilità di una più equilibrata e ragionevole risoluzione della vicenda.

L’inchiesta del Clandestino ha certamente messo in luce una realtà poco edificante all’interno dell’Ospedale Maggiore e,per quanto sia chiaro a tutti che quelle immagini si riferiscano ad un’area inutilizzata dell’Ospedale e che dunque non vi sia alcuna diretta relazione con la qualità e l’efficienza dell’Ospedale stesso, è fuor di dubbio che quelle condizioni di degrado si ripercuotano negativamente sull’immagine complessiva e sulla percezione comune dei servizi sanitari e di conseguenza sull’Asp così come sulla Città. Ma questa valutazione, la stessa che presuppongo La spinga alla querela, mi permetto di dire che dovrebbe invece spingerLa, spingere tutti ad evitare che si determinino ovunque condizioni simili.

Ritengo di poter dire, senza voler fare il difensore d’ufficio, che allo scopo di sollecitare questo, e non certo a quello fazioso di denigrare l’immagine dell’Ospedale, dell’Asp, o sua, abbiano agito i giovani redattori del Clandestino, nell’esercizio di una libertà di stampa che dovremmo sempre tutti ricordare essere non solo un diritto di chi la esercita ma anche un diritto della collettività a cui si rivolge. Ancora nel rispetto di questa collettività e di chi ha ritenuto di renderle un servizio con la pubblicazione di quell’inchiesta, Le ribadisco pertanto l’invito ad evitare di sporgere querela nei confronti del giornale, cosa che rischierebbe di avere l’effetto contrario a quello voluto, ovvero di determinare – in questo caso sì- un danno all’immagine del sistema sanitario, amplificando a dismisura la percezione negativa da parte degli utenti che ne usufruiscono.

Se qualche errore c’è stato nelle modalità in cui l’inchiesta è stata presentata, se ci sono degli aspetti su cui far luce per ripristinare la verità sulla qualità nei servizi sanitari di questa Città, sono certo che la redazione del Clandestino non avrà nulla in contrario ad ospitare e a divulgare le precisazioni dell’Asp. La invito a scendere nel merito della questione e a chiarirla, strumento certamente più utile a ottenere lo scopo al quale si rivolge l’interesse primario di tutti noi, ovvero salvaguardare l’integrità dell’immagine del nostro Ospedale, e pure a rendere ragione dei risultati e dell’efficienza della sua gestione alla direzione generale dell’Asp, da noi tutti riconosciuta e apprezzata. 

Certo che vorrà tenere in considerazione questo mio invito,Le porgo distinti saluti.

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