La Deputata Campo incalza Musumeci sulle concessioni del trasporto pubblico su gomma

La Sicilia è una terra così straordinaria che potrebbe essere visitata mille volte è vero, ma come e con quale mezzo? È Questa la domanda che si è posta la Deputata Regionale M5S Stefania Campo, che in occasione della pausa lavorativa estiva, ne ha approfittato per fare un tour dell’isola e fotografare nel dettaglio una questione di grande interesse che merita grande attenzione: Il trasporto pubblico, regionale e locale. “Una questione – sottolinea la Campo – che scontenta abitualmente tutti i pendolari ed è ancora peggiore nei mesi estivi, quando anche i turisti vorrebbero andare da una parte all’altra dell’Isola, ma che giocoforza, sono costretti a fare i conti con tutta una serie di disagi derivanti da tempi d’attesa e di percorrenza di tratte che, altrove, vengono coperte in tempi assolutamente minori”.

La deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo annuncia una serie di azioni parlamentari per incalzare il governo regionale a mettere ordine nel comparto. “In Sicilia non si sono mai svolte gare ordinarie per il rilascio delle concessioni alle ditte che si occupano del trasporto pubblico su gomma per conto della Regione Siciliana. Le ditte che gestiscono tali servizi hanno ricevuto le concessioni addirittura negli anni ‘30. Una situazione tutt’altro che normale. La Regione Siciliana garantisce direttamente, tramite l’AST, solo il 24% delle percorrenze, mentre da decenni finanzia profumatamente la SAIS Trasporti, la SAIS Autolinee e l’Interbus che gestiscono, insieme, un ulteriore 24%. Sempre per non farsi mancare nulla, ‘mamma Regione’ mantiene in vita altre ben 79 aziende disseminate in tutto il territorio siciliano, scoordinate fra loro, con tratte non coincidenti, facendo inutile e dannosa competizione alla ferrovia, accavallando orari di partenza dei propri bus con quelli dei treni stessi e costringendo i propri utenti a viaggiare in condizioni, a volte, a dir poco sconvolgenti.

“La Regione – spiega ancora la deputata – nonostante l’enormità della spesa (in totale 157 milioni), del numero di concessionari (83), degli anni passati dalle prime ed ingiustificabili proroghe (14 anni) e della inesistenza di gare dal 1939, comunque, nonostante tutto ciò, riesce scandalosamente a garantire un numero di corse pari solo a meno della metà di quelle della Regione Lombardia, solo un terzo rispetto a quelle di Roma e meno di un terzo rispetto addirittura alla Regione Marche”. “Altro aspetto non secondario è che la Regione non ha mai recepito la legge nazionale che impone di parametrare i rimborsi alle aziende private esclusivamente per compensare i bassi ricavi; finora invece le corse vengono pagate dalla Regione (circa un euro a chilometro) e i concessionari, cioè le aziende, incassano anche i biglietti. Fortunatamente tale “sistema” ha una scadenza improrogabile, fissata dalle disposizioni contenute nel Regolamento 1370/2007 dell’Unione Europea. Entro la data del 3 dicembre 2019 infatti si dovrà procedere all’affidamento dei servizi di trasporto su gomma mediante (finalmente) l’espletamento di procedure concorsuali aperte. Quindi niente più proroghe, contratti di affidamento provvisori, concessioni datate 1939 ed altre cose simili. Ma a quella data, non solo a nostro parere, il governo Musumeci dovrà arrivare in tempo ma dovrà anche essere capace di ridisegnare il sistema complessivo della mobilità nella nostra Isola. Stavolta – conclude la portavoce Ars – ne va veramente del nostro futuro, del futuro di un settore economico “strategico” come quello del turismo e del futuro dei tanti giovani che stanno scommettendo sul loro rimanere in Sicilia puntando proprio su questo definitivo decollo”.

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