LA CRISI FINANZIARIA DELLA REGIONE RISCHIA DI METTERCI IN GINOCCHIO

La disarmante situazione in cui la Regione siciliana sta facendo precipitare i nostri Comuni ci obbliga a una riflessione sullo scenario futuro, e non solo quello immediato.
L’esito della riunione dell’Anci con l’assessore Armao, che si è tenuta ieri a Palermo e alla quale ha partecipato l’assessore al Bilancio Amoroso, ci priva della più immediata e sicura aspettativa per migliorare la situazione di cassa e far fronte agli impegni indispensabili, a cominciare da quello degli stipendi. 

L’ipotesi è che la Regione non riuscirà a trasferirci più di 800 mila euro per non sforare i vincoli del proprio Patto di Stabilità: questo vuol dire che non arriverà nelle nostre casse – almeno non adesso – neppure la metà dei circa 5 milioni di euro che ci aspettavamo quest’anno dalla Regione e dei quali finora abbiamo ottenuto come anticipazione soltanto 1,2milioni di euro prima dell’estate.

La crisi finanziaria della Regione rischia dunque di mettere in ginocchio non solo il nostro, ma tutti i Comuni della Sicilia: alla drastica riduzione sull’entità dei trasferimenti si aggiunge ora questo gravissimo ritardo nella loro erogazione e l’incertezza assoluta sui tempi in cui avverrà.
Di fronte a questa situazione, che rischia di diventare insostenibile, insisteremo in un’azione di mobilitazione insieme a tutti gli altri Comuni siciliani, che dovrà farsi determinata sul nuovo Governo regionale, non appena sarà insediato.

Ma in un contesto che vede, oltre alla riduzione dei trasferimenti statali e ai vincoli imposti dalla spending review, anche l’ulteriore rigore imposto dalle ultime modifiche al testo unico sugli enti locali, non possiamo nascondere la preoccupazione di vedere vanificati tutti gli sforzi che abbiamo compiuto in questi anni per riportare il nostro bilancio e il nostro Comune verso una situazione di normalità.
Concentreremo tutta la nostra attenzione, da questo momento, alla definizione di un’analisi chiara delle prospettive e delle scelte che sarà eventualmente necessario fare, chiedendo il massimo della condivisione alle parti politiche e sociali della città.

 
 

 

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