Appello alla quiete sociale. Arriva da Cava d’Aliga ostaggio della delinquenza

“Siamo consapevoli dei controlli in atto ma non possiamo neanche farci giustizia da soli” è chiara Concetta Morana, residente nella borgata sciclitana, ex consigliere comunale e figura di punta nel campo della solidarietà e dell’accoglienza. I recenti fatti di cronaca, culminati pochi giorni fa con una lite dai toni aspri e pericolosi nella piazzetta Mediterraneo cuore della parte alta della borgata sciclitana, hanno portato ad una presenza quotidiana di militari dell’Arma con l’intento di monitorare la vita cavadalgese diurna e notturna. Concetta Morana ci sta mettendo la faccia. Denuncia senza lasciarsi prendere dalla paura consapevole che ci vuole coraggio e grande spirito di legalità per combattere il fenomeno.

La verità è una: manca la serenità fra i residenti ed i villeggianti.

Villeggianti che, nell’avvio di questa stagione estiva, si stanno riversando nella frazione balneare sciclitana, nota per essere una gran bella stazione termale per cure polmonari ed asmatiche. Oltre mezzo secolo fa la giornalista Clementina Lauretta ed il marito Vittorio Perrone, entrambi non più in vita, scelsero Cava d’Aliga prima per la villeggiatura e poi per viverci stabilmente. La scelsero per la salubrità dell’aria, per la serenità che vi si respirava. Salubrità che oggi è immutata, serenità che oggi manca. “La piazzetta Mediterraneo e le zone immediatamente limitrofe sono diventate luogo di spaccio e di regolamento di conti costringendo noi cittadini a stare chiusi in casa atterriti soprattutto nottetempo – afferma Concetta Morana – amiamo la nostra borgata e ci piange il cuore vederla trasformata nel peggiore dei quartieri malfamati. La situazione è diventata intollerabile e, per questo, chiediamo maggiori controlli e una maggiore presenza, giorno e notte, delle forze dell’ordine. Ci appelliamo al Prefetto. A lui  diciamo che vogliamo poter essere tranquilli almeno dentro casa. L’anno scorso, in primavera, le prime avvisaglie con movimenti strani di ragazzini. I carabinieri hanno fatto tanto con controlli. Sono serviti? Certo è che, da un paio mesi, registriamo una recrudescenza, quella recrudescenza culminata nella lite di alcuni giorni fa”.

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