Si riparte! La cavalcata di san Giuseppe ritorna dopo la pandemia l’evento folkloristico di Scicli

Numeri che fanno sognare.

Sono stati snocciolati dal portavoce dell’Associazione culturale Amici di Giorgione, Uccio Brancati, cui fa capo l’organizzazione della Calvalcata di San Giuseppe che rievoca la Fuga in Egitto della Sacra Famiglia. Per l’edizione 2023, quella che segna la ripartenza dopo la pandemia che ha fermato per tre anni l’appuntamento folkloristico-religioso, iscritti già 14 cavalli grandi con bardature complete realizzate con fiori di violaciocche, 2 i pony che ritornano a sfilare con addosso gualdrappe infiorate, per la sezione “curera”, invece, sono 13 i cavalli già iscritti alla Cavalcata. A partire dai primi giorni della prossima settimana sono aperte le iscrizioni per quei cavalli che sfileranno solo con i finimenti ed i cui numeri ancora non si conoscono. Si annuncia un’edizione, quella del 2023 in programma il 17, 18 e 19 marzo prossimi, di pregio con la partecipazione di decine di cavalli con mantelli variopinti ispirati alla vita del Santo Patriarca.

Da mesi i gruppi e le famiglie dei bardatori lavorano per partecipare in tempo all’evento. Evento presentato stamattina in conferenza stampa a palazzo Spadaro. E’ qui che il sindaco Mario Marino, gli assessori Peppe Puglisi ed Enzo Giannone e l’esperto cultura Elio Tasca hanno ricevuto il parroco Giuseppe Agosta, i componenti del sodalizio culturale organizzatore della festa con in testa il presidente Salvatore Marinero ed i gruppi di bardatori. Grande entusiasmo attorno alla Cavalcata di San Giuseppe, la prima della stagione primaverile. A Scicli attesi i sindaci del Distretto del sud-est che comporranno una delle due giurie ed attesa pure una delegazione maltese che non ha mai visto la festa, la prima ad essere stata iscritta al registro REI della Sicilia. Nell’organizzazione si lavora sui particolari, sugli sponsor, sulle realtà nuove che hanno deciso di spendersi per la Cavalcata di San Giuseppe e sullo svolgimento della festa. Il grado di entusiasmo, percepito fra amministratori ed organizzatori oggi a palazzo Spadaro, è alto. E’ certamente il frutto di impegno, conoscenza, fantasia, duro lavoro e grande arte del progettare e del fare. Partendo dalla forte devozione a San Giuseppe, il santo del silenzio, il padre buono tanto amato nella città di Scicli.

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