ISPICA: NOTA DI DEPLORAZIONE PER CONTESTARE L’OPERATO DI PIERO RUSTICO

I consiglieri comunali del Partito Democratico di Ispica Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo hanno inoltrato una formale nota di “deplorazione” del sindaco prevista dal Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale per la mancata risposta ad una loro interrogazione a risposta scritta sulle mansioni superiori svolte da diversi dipendenti comunali. I consiglieri democratici avevano chiesto di sapere l’esatta situazione dei dipendenti che svolgono mansioni superiori, quali iniziative l’Amministrazione intende assumere per arrivare in tempi brevi ad una reale normalità nell’occupazione delle posizioni apicali del Comune di Ispica e quali azioni in autotutela l’Amministrazione intende porre in essere per evitare qualsiasi rischio di contestazione di sorta da parte della magistratura ordinaria e contabile e per il bilancio comunale futuro.

“Prendiamo atto – dichiarano i consiglieri Muraglie e Roccuzzo – che il sindaco non è nelle condizioni di rispondere alla nostra interrogazione urgente acquisita al protocollo del Comune il 14 gennaio. Nell’organico del Comune di Ispica risultano vacanti diverse posizioni di Cat. D che vengono occupate da dipendenti di Cat. C che, di fatto, espletano mansioni superiori. In tale situazione – continuano i consiglieri democratici – si trova anche il vertice della Polizia Municipale, settore di particolare delicatezza per i compiti di istituto che è chiamato a svolgere. Insomma è diffusa una situazione di precarietà che non giova ai servizi e agli stessi dipendenti comunali coinvolti, ai quali è dovuta la massima chiarezza del rapporto di lavoro con l’Ente. Peraltro in altri comuni questa situazione ha comportato l’attenzione della magistratura ordinaria e contabile per l’oggettiva ed artificiosa considerazione di normalità di una situazione teoricamente momentanea e di emergenza che arriva a configurarsi anche come danno economico per il Comune.

Noi crediamo che le politiche per il Personale debbano rispondere anche ad aspetti rigidamente finanziari, oltre che di riconoscimento del merito dei dipendenti particolarmente brillanti e professionalmente dotati, tenendo anche conto che non sarà possibile sanare tutti i casi in essere con l’espletamento di concorsi interni, stanti le vigenti – e restrittive – norme in materia che impongono, fra l’altro, l’indizione di un concorso pubblico di pari livello per ognuno messo a concorso interno con intero onere finanziario a carico del Comune. Come si vede – concludono Muraglie e Roccuzzo – il tema è quanto mai delicato e merita la massima attenzione che noi, dall’opposizione, non intendiamo diminuire”.

 

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