Ć stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area ĆØ stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autoritĆ locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dellāASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Industria, produzione in calo di oltre il 50% in marzo e aprile
04 Mag 2020 17:29
ROMA (ITALPRESS) ā Il Centro Studi Confindustria rileva una diminuzione della produzione industriale del 26,1% in aprile su marzo, quando eā arretrata del 25,4% su febbraio. Nel primo trimestre 2020 si registra una variazione congiunturale di -7,5% (da -1,2% nel quarto 2019). La produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, arretra in aprile del 45,2% rispetto allo stesso mese del 2019; in marzo eā stimata in calo del 26,5% sui dodici mesi. Gli ordini in volume scendono del 44,6% in aprile su marzo (-42,1% annuo), quando sono diminuiti del 23,7% su febbraio (-52,7% annuo). La caduta dellāattivitaā nei due mesi di rilevazione eā di poco superiore al 50% cumulato. Non ci sono precedenti storici di tale entitaā. Questa dinamica eā spiegata da due fattori: da una parte il blocco dellāattivitaā nellāindustria, deciso con DPCM del 22 marzo, che ha riguardato quasi il 60% delle imprese manifatturiere per poco piuā di una settimana a marzo e per tutto aprile; dallāaltra parte ha inciso una dinamica molto bassa sia della domanda interna, che ha risentito delle chiusure delle attivitaā in alcuni settori del terziario e delle limitazioni agli spostamenti delle persone, sia di una domanda estera che eā stata fortemente intaccata, soprattutto in aprile, dalla diversa tempistica con la quale sono state introdotte misure restrittive nei partner commerciali dellāItalia dove si eā diffuso il virus. Anche tenendo conto di una dinamica positiva in maggio e giugno, la produzione nel secondo trimestre eā attesa diminuire a un ritmo piuā che doppio rispetto a quello registrato nel primo. La ripartenza saraā graduale, nonostante la fine del lockdown, percheā le abitudini di spesa delle famiglie sono cambiate e difficilmente torneranno in tempi rapidi a quelle precedenti e percheā le imprese hanno accumulato scorte che dovranno essere smaltite prima che il ciclo produttivo possa tornare a ritmi normali. Alla luce di queste informazioni, nel secondo trimestre cāeā da attendersi una caduta del Pil di almeno 8 punti percentuali.
(ITALPRESS).
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