Indennizzo per la non potabilità dell’acqua da ottobre 2022 a gennaio 2023. La battaglia del Comitato Micenci a Donnalucata

Il Comitato Micenci batte cassa e chiede che il Comune di Scicli dia il giusto indennizzo, fra l’altro automatico, per la mancata attivazione del servizio sostitutivo di autobotte in occasione dell’interruzione dell’erogazione dell’acqua potabile a Donnalucata dal mese di ottobre 2022 al mese di gennaio 2023. La richiesta è stata fatta pervenire all’ente da alcuni cittadini che si sono visti negare la concessione dell’indennizzo automatico previsto dalla carta dei servizi del ciclo integrato dell’acqua del comune di Scicli. Al diniego da parte degli uffici sul riconoscimento di un diritto segue, ora, la richiesta del Comitato di Micenci inviata al sindaco Mario Marino di disporre l’annullamento in autotutela del provvedimento e provvedere all’erogazione dell’indennizzo.

Dall’ottobre 2022 al gennaio 2023 a Donnalucata è stato sospeso il servizio di erogazione dell’acqua potabile.

“Alla richiesta di diversi cittadini dell’indennizzo per la mancata attivazione del servizio sostitutivo, è stato ricevuta dal comune di Scicli una ingiustificata e ingiustificabile lettera di diniego. Facciamo osservare che la carta dei servizi del ciclo integrato dell’acqua del comune di Scicli prevede che il Comune eroghi agli utenti, attraverso l’acquedotto comunale, soltanto acqua potabile e non potrebbe essere altrimenti – scrive Claudio Conti a nome del Comitato Micenci – e ciò con continuità per tutti i giorni dell’anno rispettando i vigenti standard di legge previsti per la qualità dell’acqua destinata al consumo umano. In caso di mancato rispetto di questi standard, il gestore corrisponde all’utente finale, in occasione della prima fatturazione utile, un indennizzo automatico base pari a trenta euro. In conclusione non si chiede l’indennizzo per la mancata erogazione dell’acqua potabile ma, per non aver il comune di Scicli attivato il servizio sostitutivo entro sei giorni dall’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua. Invitiamo il sindaco a voler revocare in autotutela le lettere di diniego di riconoscimento dall’indennizzo e mettere in atto tutte le procedure amministrative per il suo riconoscimento.”

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