INCONTRO SUL “GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO: ASPETTI CLINICI E SOCIALI”

L’iniziativa “Gioco d’Azzardo Patologico: aspetti clinici e sociali” programmata per giovedì,  12 novembre 2015 alle ore 19,30 presso l’hotel Antica Badia – corso Italia Ragusa,      rientra nel progetto sviluppato dalla struttura complessa Dipendenze Patologiche dell’ASP di Ragusa diretta dal Dr. Giuseppe Mustile e mira a informare e formare persone portatori di interessi – stakeholders –  appartenenti ad enti, associazioni, club service, ecc.  con l’obiettivo di incrementare la una cultura di contrasto verso il gioco patologico al fine di innescare un processo di moltiplicazione sociale degli interventi preventivi rivolti soprattutto alle persone più a rischio.

L’incontro sarà condotto dal Dr. Orazio Palazzolo medico psichiatra del SerT di Ragusa.

 

I giochi d’azzardo sono tutti quelli nei quali si gioca per vincere denaro e nei quali il risultato del gioco dipende, del tutto o in parte, dalla fortuna piuttosto che dall’abilità del giocatore. Quelli più  diffusi sono: le slot machine – chiamate anche videopoker-, i gratta e vinci, il lotto e il superenalotto, i giochi al casinò, il win for life, le scommesse sportive o ippiche, il bingo, i giochi on line con vincite in denaro – come il poker online.

L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si gioca di più a livello pro-capite.

La maggior parte delle persone gioca in modo responsabile, ma il gioco d’azzardo può diventare un rischio, a volte,  una vera patologia.

Il gioco non è più un passatempo, ma diviene un pensiero fisso che accompagna per tutta la giornata, quando un giocatore diventa dipendente. La persona non riesce a smettere di giocare e sviluppa un desiderio irresistibile di continuare, nella speranza di vincere o di riguadagnare i soldi spesi. Investe così nel gioco più soldi  di quanto si potrebbe permettere, spesso contrae debiti, trascura per il gioco impegni familiari, sociali o lavorativi.

Quando il gioco d’azzardo diventa un problema  ha conseguenze gravi  non solo per il giocatore, ma anche per la famiglia, sia sul piano economico che psicologico.

Se il  gioco anziché essere un passatempo  crea sofferenza determinando la mancanza di soldi e condiziona, sempre di più,  la vita quotidiana  è molto importante chiedere aiuto al SerT.

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